Torna il sereno nel centrosinistra. Ma il vero problema resta Conticelli

di Simona Coccimiglio

Si allontana la bufera dal centrosinistra.

Dopo le resistenze opposte negli ultimi giorni alla candidatura di Stefano Mocio, Rifondazione comunista sarebbe rientrata nei ranghi della coalizione.

Un incontro, ieri sera, tra lo stesso vicesindaco e Antoniella avrebbe convinto quest'ultimo ad appoggiare la sua corsa alla prima poltrona di Orvieto.

Il partito di Bertinotti avrebbe dunque abbandonato definitivamente l'idea di correre da solo.

Antoniella e compagni avrebbero rinunciato anche all'eventualità di ottenere più di un assessorato in Giunta, oltre a quello all'istruzione e ai servizi sociali garantito a Maurizio Negri.

Un ipotesi che i Democratici di sinistra avevano ritenuto percorribile a patto che il numero degli assessori venisse aumentato, magari con quello al turismo, volano economico di tutto rispetto per la città e per il territorio.

Intanto Mocio mette a segno un importante colpo sulla via della ricomposizione fra gli alleati della coalizione soprattutto in vista del direttivo orvietano della Margherita, fissato per venerdì, dove il vicesindaco avrà di fronte Conticelli, pronto ad opporgli la candidatura di Cortoni.

Un uomo al quale il partito centrista, così come l'intera coalizione, avrà serie difficoltà a dire di no.

Conticelli lo sa bene, e quella di Cortoni, ben altro che una trovata da pesce di aprile, ha tutta l'aria di rispondere ad una lucida e precisa strategia politica.

Il no a Cortoni renderà più grave lo strappo con gli alleati dello schieramento e con lo stesso partito centrista che fa capo a Mocio.

A quel punto Conticelli diventerà l'"escluso" oltre che l'"oppositore" e per la sua lista, appoggiata da Orvieto provincia, la strada elettorale sarà ufficialmente aperta.