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Addio a Roberto

Si accavallano le voci di quanti vogliono salutarlo per l'ultima volta perché in tutti Roberto ha lasciato un ricordo di straordinaria umanità

Cronaca

di Stefania Tomba

L'intera comunità di Fabro si stringe attorno allo strazio della moglie e dei due bambini di Roberto Gattobigio, il geometra comunale di 35 anni scomparso tragicamente domenica mattina.

Ad ucciderlo sulle sponde del fiume Paglia, davanti agli occhi impotenti di due amici, una terribile scarica elettrica prodotta dalla sua canna al carbonio che è andata a sfiorare i fili dell'alta tensione.

In un istante si è consumata la sciagura che ora lascia il vuoto e lo sbigottimento in tutti coloro che lo amavano.

Si accavallano le voci di quanti vogliono salutarlo per l'ultima volta perché in tutti Roberto ha lasciato un ricordo di straordinaria umanità.

"È venuto a mancare un fratello, un punto di riferimento, un uomo di una umanità fuori dal comune. - dice Manuel Aureli,che con lui ha diviso il campo in tanti anni e vuole salutarlo a nome di tutti i compagni dell'U.S. di Fabro e di Ponticelli - abbiamo giocato insieme per 15 anni condividendo gioie e dolori dell'attività agonistica ma soprattutto insieme siamo cresciuti e da ragazzi siamo diventati uomini. E ora che lui non c'è più resta il suo esempio di serietà, di umiltà. Sono stato il suo capitano per tanti anni e avrei voluto averne tanti di ragazzi come lui".

"Lo ricordo con stima e riconoscenza per la grandissima educazione morale e sportiva - sottolinea il presidente della società sportiva Nazzareno Niciarelli "grazie alle quali ha dato così tanto a Fabro e tanto ancora avrebbe potuto dare".

Stamani Fabro si ferma per dargli l'ultimo addio presso la chiesa parrocchiale davanti al municipio dove Roberto lavorava.

In comune i colleghi sono attoniti.

"Era un ottimo collaboratore ed un amico sempre disponibile e molto competente - dice il geometra Sergio Niri con cui Roberto divideva la scrivania -È una perdita insostituibile".

Oltre che un uomo "radicato negli affetti - come sottolinea Arnaldo Capini, consigliere comunale e medico della famiglia Gattobigio - dedito alla famiglia, alla moglie e ai figli che amava profondamente".

Pubblicato il: 06/04/2004

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