Cimicchi diserta il Borgo in festa e scrive una lettera ai commercianti dello Scalo

Cimicchi diserta il Borgo in festa e scrive ai commercianti dello Scalo una lettera dal sapore molto polemico.

Altri impegni mi impediscono di essere presente alla festa che avete indetto per il rilancio del Borgo - ha precisato il sindaco -. Non mi sfugge il suo significato, come l'inganno che si cela dietro l'entusiasmo che si è creato intorno alle recenti sentenze del Tar".

All'origine del ricorso presentato dai commercianti dello Scalo c'era la motivazione che con la struttura dell'Amerina si andava ad edificare un centro di grande distribuzione aggirando la legge regionale che li vieta espressamente.

Secco a questo proposito l'intervento del sindaco.

Se avessimo voluto fare un centro commerciale l'avremmo fatto e invece volevamo spostare la Coop permettendole di ampliarsi e raggiungere il livello di altre strutture simili.

Gli imprenditori non chiudono gli occhi di fronte al futuro ma li spalancano.

Oggi siete in tanti e avete tanti"amici" perché ci sono le elezioni e servite da serbatoio elettorale.

Subito dopo sarete di nuovo soli e dovrete ragionare e trovare interlocutori sinceri ed affidabili piuttosto che sirene ipocrite che non vi dicono la verità.

Vi auguro buona festa e in bocca al lupo, io sono e resterò al vostro servizio".