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Mediterraneo in musica

Sabato 3 aprile a "La Penisola". L'ultima serata del dinnermusic si caratterizzerà per un mix introvabile di sapori e musica. La cucina mediterranea sarà accompagnata da Tullio De Piscopo, raffinatissimo percussionista che sa spaziare dalla musica d'autore a quella tradizionale.

Cultura

foto di copertina

Un cocktail d'eccezione per la serata conclusiva del Dinnermusic al Ristorante "Dolce Vita" de La Penisola. La rassegna che abbina gastronomia tipica e musica di qualità si conclude con la serata di sabato 3 marzo. Se i bilanci complessivi si tirano alla fine di un'edizione non è presto per affermare che la sesta edizione della manifestazione è stata la migliore, soprattutto per quanto riguarda la gastronomia. Nelle precedenti edizioni la scelta della cucina tipica si era forse spinta"troppo oltre" proponendo piatti internazionali che non sempre hanno accontentato i palati più esigenti. L'edizione in corso invece, che ha spaziato dai sapori delle alpi retiche a quelli del Cilento, attraversando gran parte dello stivale, ha ottenuto maggiori apprezzamenti.
Rari formaggi gozitani, spezie, olive, capperi, agnello cucinato al modo maltese, questi gli ingredienti principali della serata di sabato 3 marzo.

Ad accompagnare la serata un musicista d'eccezione: Tullio De Piscopo. Dopo la performance del musicista orvietano Riccardo Cambri il percussionista partenopeo presenterà la sua nuova formazione, i "Mediterranean Jazz Six", progetto che è traguardo e al tempo stesso luogo d'origine del suo percorso musicale, in cui sposa la scala melodica caratterizzante la musica napoletana e mediterranea al jazz d'oltreoceano più puro.

I"Mediterranean Jazz Six" sono: Tullio De Piscopo (batteria e percussioni), Rossano Sportiello (pianoforte), Paul Pelella (basso), Carlo Maria Micheli (sax alto e soprano), Davide Grottelli (sax baritono e tenore), Max Guerra (tromba e flicorno).
Tullio De Piscopo è un jazzman di grandissima vocazione. Nato come batterista jazz, compagno di strada di Pino Daniele, napoletano di Portacapuana, dopo una lunga gavetta nei club, si è affermato a Milano, trovando la giusta collocazione nel mondo del jazz e viene considerato dalla critica specializzata il migliore batterista della nuova generazione del jazz italiano. Dal centro della sua Napoli, crogiuolo di razze e profumi diversissimi, la sua esplosione verso le altre culture musicali mediterranee, culla di civiltà, suoni, colori, ritmi, fusi armonicamente insieme.

Pubblicato il: 02/04/2004

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