Una poltrona per 60
Sessanta candidati per un solo posto da segretario amministrativo - contabile di Risorse per Orvieto Spa, la società che avrà il compito di gestire l'ex caserma Piave promuovendo e valorizzando lo sviluppo dell'intero complesso nella prospettiva del rilancio del centro storico cittadino in ambito non solo locale, ma anche regionale e nazionale
Cronaca
di Simona Coccimiglio
Sessanta candidati per un solo posto da segretario amministrativo-contabile di "Risorse per Orvieto Spa", la società che avrà il compito di gestire l'ex caserma Piave e promuovere e valorizzare lo sviluppo dell'intero complesso, nella prospettiva del rilancio del centro storico cittadino in ambito non solo locale, ma anche regionale e nazionale.
"Dalla selezione effettuata - afferma il presidente Franco Raimondo Barbabella - è emerso un interessante spaccato della realtà orvietana nel senso più ampio possibile, dal momento che si sono presentate molte persone di Allerona, Castel Giorgio, Ficulle.
Una commissione composta dal presidente e dal vice presidente della società, dal direttore generale del Comune, da un esperto di informatica e da un'esperta di lingua inglese ha esaminato i candidati attraverso un colloquio teso a verificare il possesso delle competenze necessarie per svolgere adeguatamente le mansioni richieste.
Dalla conoscenza dell'inglese all'informatica, dalla capacità di intrattenere relazioni a quella di simulare situazioni, dalle nozioni di contabilità a quelle di cultura generale.
Tutto nella massima trasparenza.
Quello che mi preme sottolineare è che è emerso con preoccupante rilevanza-continua Barbabella- il bisogno di lavoro di gente più che qualificata, a cui noi classe dirigente abbiamo il dovere di dare delle risposte.
Hanno sostenuto il colloquio molti giovani forti del coraggio di voler fare, di volersi misurare con i temi del lavoro moderno.
Ma anche meno giovani pronti a rimettersi in gioco, decisi a cambiare occupazione per una rispondente alle proprie aspirazioni.
Le competenze emerse sono di ottimo livello, così come il grado di conoscenze e le capacità espresse da tutti i candidati.
È su questo che dobbiamo lavorare e smettere di ripiegarci su noi stessi nella convinzione diffusa che ad Orvieto non ci siano professionalità.
Ci sono eccome - conclude Barbabella - bisogna solo indirizzarle e saperle utilizzare".
Pubblicato il: 31/03/2004