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Premio per i diritti umani, Muhammad Yunus è il vincitore

La cerimonia di premiazione, presieduta dal sindaco Cimicchi, si è svolta lo scorso 27 marzo presso la Sala dei Quattrocento del Palazzo dei congressi.

Cronaca

Muhammad Yunus, direttore generale della Grameen Bank e promotore del"progetto microcredito", è il vincitore del premio internazionale per i diritti umani"Città di Orvieto" giunto quest'anno alla quarta edizione.

La cerimonia di premiazione, presieduta dal sindaco Cimicchi, si è svolta lo scorso 27 marzo presso la Sala dei Quattrocento del Palazzo dei congressi.

Ad aprirla i componenti della giuria e alcuni studenti delle cinque scuole superiori della città che hanno esposto i risultati delle ricerche di gruppo e degli approfondimenti effettuati in queste settimane sul tema indicato loro dalla commissione giudicante.

Impegnative le tematiche da affrontare,"La lotta alla fame e alla povertà nel mondo", dando conto di un lavoro impegnativo frutto di una approfondita analisi di tipo socio, economico e culturale fra nord e sud del mondo.

A Muhammad Yunus,"il banchiere dei poveri", è stata messa a disposizione la somma di 10.000 dollari che gli consentiranno di sostenere un progetto a sua libera scelta.

La giuria del premio per i diritti umani"Città di Orvieto", presieduta dal professor Giovanni Conso, presidente emerito della Corte costituzionale, era composta da Staffan De Mistura, rappresentante speciale del segretario generale dell'ONU per il sud del Libano, Clelia Piperno, docente dell'Università di Teramo, Clara Sereni, scrittrice e Gaetano Silvestri, rettore dell'Università di Messina.

Questa la motivazione alla base della designazione del vincitore:"il ruolo da lui svolto per i risultati ottenuti con la diffusione del microcredito è stato fondamentale. Muhammad Yunus avrebbe potuto rimanere negli Stati Uniti per svolgervi l'attività di docente universitario, invece ha deciso di tornare in Bangladesh per aiutare concretamente i poveri del suo paese.

Il suo impegno nasce dalla ferma convinzione che la povertà si può eliminare e che, se si considera ciò come obiettivo concreto, si ottengono grandi risultati a tutti i livelli: condizioni di vita, condizioni economiche, grado di istruzione, dignità, indipendenza, libertà.

Yununs ha fiducia nei poveri e il fatto che solo l'1% dei prestiti concessi non è stato restituito dimostra che egli ha pienamente ragione, diventando così un modello da seguire, sopratutti per i giovani".

Pubblicato il: 29/03/2004

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