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Ricci e Cimicchi dettano le condizioni ai compagni perugini

Si sono incontrati sabato a Todi, a metà strada fra Perugia e Orvieto, i vertici regionali della Quercia e quelli di Orvieto. Ricci e Cimicchi da un parte, la presidente della regione Lorenzetti, il segretario della Quercia regionale Bracco, il capofila del correntone in consiglio regionale Baiardini dall'altra.

Approfondimento

di Simona Coccimiglio

Si sono incontrati sabato a Todi, a metà strada fra Perugia e Orvieto, i vertici regionali della Quercia e quelli di Orvieto.

Pochi commensali per un pranzo lontano dai dissapori e dalle schermaglie che agitano le acque in casa diessina ormai da diverse settimane.

Ricci e Cimicchi da un parte, la presidente della regione Lorenzetti, il segretario della Quercia regionale Bracco, il capofila del correntone in Consiglio regionale Baiardini dall'altra.

La partita è delicatissima. Tra compagni di partito che non si fidano affatto e che soprattutto non hanno intenzione di cedere sulle proprie posizioni.

Dopo giorni di diplomazie, ping-pong, schermaglie e rinvii il momento della resa dei conti è arrivato.

Dai diesse orvietani arriva un unico messaggio: il"sacrificio" di cedere Orvieto alla Margherita è possibile ma a precise condizioni.

I conti sono presto fatti.

Quattro assessorati in giunta, quasi a voler tenere sotto controllo l'operato di un sindaco di colore diverso dal loro, visibilità in Comunità montana e nella società finanziaria promossa dalla Regione a sostegno delle piccole e medie imprese dell'Umbria.

Ruolo che andrebbe a ricoprire Carpinelli, l'ex senatore che appare ogni giorno di più il candidato a sindaco di bandiera.

Posizioni importanti che accontentano solo in parte i diessini della Rupe.

In vista ci sono poltrone più prestigiose a cui Ricci e compagni non vogliono rinunciare.

La garanzia di un assessorato in regione per Cimicchi e di un diessino orvietano candidato alle prossime elezioni politiche.

Nel ristorante tuderte importanti decisioni sarebbero state prese.

Resta da vedere se saranno ufficializzate prima della approvazione del bilancio regionale ai primi di aprile. Ipotesi auspicata dagli altri alleati del centrosinistra orvietano, sempre di più spazientiti dal ritardo nella definizione del candidato e delle strategie elettorali da mettere in campo.

Pubblicato il: 29/03/2004

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