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Fortinelli a Barberani: delatore e stalinista

Intervento di Mario Fortinelli con un duro comunicato in cui maltratta la dirigenza del suo partito. Sotto accusa la delazione sulla 'cena del baccalà alla livornase' e sui comportamenti umani e politici dei forzisti

Politica

Mario Fortinelli sfoga la sua delusione nei confronti della dirigenza del partito di Berlusconi senza eufemismi. Ex socialista di rango, acquisizione recente di Forza Italia, presentato soltanto pochi mesi fa come"il politico esperto", il profondo conoscitore degli scheletri nascosti nell'armadio della sinistra e delle tecniche politiche in genere, non ha retto l'impatto con i forzisti orvietani ed è uscito con un comunicato.

Barberani, suo compagno in una cena ormai famosa insieme a Morcella e Ripa di Meana, è dato per"delatore" e stalinista, rispetto invece alla necessità di rispondere all'elettorato con" le pillole della trasparenza politica, della onestà intellettuale e del rigore morale".

Quando poi qualcuno accosta la sua presunta opposizione alla candidatura di Ripa di Meana con l'arrivo di rifiuti dalla Campania, parla di"gravissimo brigantaggio politico".

Il racconto dei fatti su quel pranzo perugino presenta però qualche cedimento e dà adito a perplessità.
È difficile infatti credere che la delegazione forzista, come sostiene Fortinelli, non abbia parlato con Ripa di Meana del tema della sua candidatura a sindaco di Orvieto, che nei giorni successivi si sarebbe diffusa in città.

Se davvero fosse così, Fortinelli avrebbe ulteriori motivi per prendersela con i suoi colleghi di partito, che evidentemente lo hanno ritenuto poco affidabile per cimentarsi in sua presenza in un simile delicato discorso in sua presenza.

Pubblicato il: 27/03/2004

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