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Stop alla pesca per un anno a valle della diga di Corbara

Il divieto, effettivo dal 19 marzo, proviene dal servizio "Programmazione e gestione ittico - faunistica" della provincia di Terni.

Cronaca

Stop alla pesca per un anno a valle della diga di Corbara.

Il divieto, effettivo dal 19 marzo, proviene dal servizio "Programmazione e gestione ittico - faunistica" della provincia di Terni.

Le incessanti piogge delle scorse settimane hanno fatto sì che le paratoie dell'invaso di Corbara, arrivato alle soglie massime, venissero aperte.

A seguito di questo intervento, ingenti quantitativi di pesce si sono concentrati in spazi ristretti nella parte sottostante lo sbarramento.

La zona di tutela temporanea, ed il consequenziale divieto di pesca, è stata istituita per salvaguardare la fauna ittica.

Stesso intendimento aveva avuto il piano per la programmazione e la gestione ittica, approvato dalla giunta provinciale nel luglio 2003, in cui erano stati previsti importanti interventi anche per il lago di Corbara.

Per quanto riguarda la sua salvaguardia era stato infatti attivato un serrato monitoraggio delle specie per individuare quelle particolarmente dannose. Il pesce siluro e il carassio in testa.

La recente apertura della diga di Corbara non ha creato problemi ai soli amanti della pesca.

Risalgono infatti a poche settimane fa le proteste degli abitanti di Corbara per le grandi difficoltà di collegamento, tra il proprio paese e la strada provinciale che da Baschi conduce fino a Todi, create dall'apertura della diga per abbassare il livello delle acque del lago.

Pubblicato il: 21/03/2004

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