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Nulla di scontato per il prossimo sindaco

Per le amministrative di Castel Giorgio i giochi sono ancora aperti. Se nel centrosinistra tuona, nel centrodestra grandina

Politica

di Stefania Tomba

I DS non mollano. Sono pronti a mettere in discussione tutto tranne il colore della candidatura per la poltrona di primo cittadino alle prossime amministrative.

Lo hanno ribadito a chiare lettere nell'incontro con gli alleati della coalizione di centrosinistra che si è tenuto lunedì sera. Mantengono il punto, dunque. E lo mantengono anche sul nome che tengono in caldo già da un anno. Quello di Pier Luigi Peparello, che però sembrerebbe essere considerato da molti un candidato di ripiego.

D'altro canto una personalità di spicco come quella di Antonio Casasole, su cui sembravano essere state fatte pressioni dalla sinistra, non ha mai manifestato ufficialmente l'intenzione di candidarsi.

Così i DS sembrano incontrare qualche difficoltà a trovare tra le proprie fila dei candidati capaci di coagulare intorno a sé dei consensi che vadano oltre il loro peso elettorale e così non restano da fare tanti altri nomi per la successione a Luciana Ambrosini.

Ma il centrosinistra - come affermano altri amici della coalizione - avrebbe bisogno di un nome incisivo per non rischiare di ricordare agli elettori che qui la Quercia governa ininterrottamente da vent'anni.

Stanno a guardare intanto gli alleati e tengono a freno ognuno il proprio candidato. Ma tutti hanno sistemato ai box di partenza il cavallo su cui puntare.

Col 17% dei voti - però - la forza di maggioranza sono i Ds e a loro spettano le decisioni.

Per il momento allora si raffreddano le ambizioni di Sandro Focarelli, per la Margherita, ma anche quelle di Piero Tilli, per i socialisti.

Intanto se nel centrosinistra tuona, nel centrodestra grandina.

Sembrerebbe che la lista civica di Pier Luigi Leoni non sia ancora riuscita a serrare attorno a sé l'intera Casa della Libertà. Forza Italia ne resta ancora fuori e la terza lista è ormai più che un ipotesi, stando così le cose.

E il centrodestra sa che la vittoria l'avrebbe in pugno se riuscisse a correre unita.

Pubblicato il: 17/03/2004

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