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Il tribunale di Orvieto rischia la paralisi

A lanciare l'allarme è l'Ordine degli avvocati della città del Duomo

Cronaca


di Simona Coccimiglio

Il tribunale di Orvieto rischia la paralisi.

A lanciare l'allarme è l'Ordine degli avvocati della città del Duomo.

Costretti a fare i conti con una carenza di organico che compromette seriamente il regolare funzionamento della macchina giudiziaria, gli avvocati orvietani si dicono preoccupati" e dalla fuga di magistrati che ha colpito il palazzo di giustizia nell'ultimo anno, e dalla mancanza di impiegati amministrativi che rischia di rallentare in maniera consistente il lavoro del tribunale stesso.

Benché all'origine di una tale carenza"giudiziaria" ed"amministrativa" non esistano responsabilità individuali, il problema emerge in maniera preoccupante,insistono dall'Ordine degli avvocati, ed il recente trasferimento del giudice Zanetti, uno dei cardini del tribunale di Orvieto, presso la Corte d'Appello di Perugia ha aperto la strada ad un peggioramento della situazione, già aggravata dalla partenza dei magistrati Zampi ed Elefante.

L'arrivo del giudice Baglioni aveva aperto spiragli concreti di miglioramento facendo sperare che i tempi necessari per concludere le cause non si dilatassero ulteriormente e che le udienze penali e civili non venissero più slittate a causa della mancanza di giudici disponibili". A questo punto la doccia fredda.

Il giudice Baglioni, così come il giudice Tafuro - uno dei quattro magistrati togati effettivi presso il tribunale di Orvieto - è stato applicato al tribunale di Perugia.

La situazione è insostenibile, e speriamo di vincere il braccio di ferro con il palazzo di giustizia di Agrigento, perché venga sollecitato l'arrivo ad Orvieto del giudice Forlani.
Non è più il tempo degli indugi.

È arrivato il momento di reintegrare i ruoli del nostro organico, costituito da un presidente e cinque giudici, e di salvaguardare il nostro tribunale".

La fuga di magistrati pende sul tribunale di Orvieto come una spada di Damocle, pesante come quella della sua stessa soppressione dovuta al ridotto numero di cause che vengono trattate nel corso dell'anno, sia in sede in sede civile che in sede penale.

La presenza del tribunale sulla Rupe è importante e qualificante,affermano gli avvocati.

È necessario che le autorità politiche ed amministrative si interessino al problema per far sì che Orvieto ritorni ad essere, grazie ad una attività del suo tribunale snella ed efficiente, uno degli esempi di città italiane in cui la giustizia sia meglio amministrata".

Salvaguardare il tribunale" è questo il grido d'allarme che forte arriva dall'ordine degli avvocati di Orvieto.

Per riuscirci, concludono, è necessario ampliare la sua circoscrizione fuori dai confini regionali, in particolare nell'alto Lazio, superando quella logica di accentramento"giudiziario" che ci penalizza da anni e che finisce per dare peso al solo dato numerico piuttosto che all'efficienza e alla velocità con cui i processi vengono portati avanti e conclusi".


Pubblicato il: 16/03/2004

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