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Facciamo il punto. Di fronte alle elezioni è necessario

Conticelli e Scopetti ci danno per servili nei confronti della sinistra. La destra ci dice che siamo di sinistra e la sinistra che siamo poco di sinistra e servili nei confronti di Conticelli. Ora basta

Politica

di Dante Freddi

Quando i politici nostrani ci tirano le orecchie abbiamo la certezza che stiamo operando nel modo giusto e che abbiamo offerto ai lettori una posizione equilibrata.
È la"prova del nove" della correttezza dell'informazione.

A destra ci dicono che siamo servili nei confronti della sinistra, perché alcune persone che scrivono per Orvietosì hanno nomi di sinistra. A sinistra ci dicono che non siamo servili come ci si aspetterebbe da persone che hanno nomi di sinistra.
Io sono di centro e quindi scontento tutti.

Ora ci si mette anche Conticelli, a cui abbiamo concesso tutto lo spazio di cui ha avuto bisogno per le sue azioni contro l'Amministrazione comunale di Orvieto, procurandoci le ire della sinistra.

Dice"Leonia", nuova invenzione associativa finalizzata alla lotta elettorale al rifiuto, che un nostro articolo sul sit-in da loro( Scopetti, Conticelli, Gribaudo? &C) organizzato domenica scorsa ha il sapore del TG4 di Fede. Questo perché abbiamo verificato le informazioni prodotte da"Leonia", che volevano Orvieto sommersa dai rifiuti campani, ed abbiamo constatato irrefutabilmente che non c'era nessuna verità del genere. E lo abbiamo documentato.
Articolo a firma di Giorgio Santelli, direttore di"Articolo21 liberi di", quindi necessariamente sinistrorso e difensore della"monnezza verace".

Ciascuno di noi è quello che è e non ho mai chiesto ai miei collaboratori di"travestirsi".
Non ho neppure chiesto di avere rispetto per i lettori, perché non ce n'è stato mai bisogno.

Unica regola che ci siamo solennemente data è che non scriveremo nulla che possa produrre danni a qualcuno, a costo di mortificare l'informazione, se non ampiamente giustificato e certo.
Che non veicoleremo maldicenze e veleni.
Che non faremo a nessuno ciò che non vorremmo fosse fatto a noi.

Questa è la linea morale di Orvietosì. Quella politica è una sofferta costruzione quotidiana, nel tentativo di rispettare la sensibilità di ciascuno.

Il successo del nostro giornale è testimonianza di un lavoro svolto con passione e partecipazione alla vita della città e del territorio, dove ci sentiamo modesti attori e non soltanto"voce che racconta". Poco professionale? e chi è il giudice della nostra professionalità (parola grossa) se non il lettore?

Pubblicato il: 15/03/2004

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