I Ds all'unanimità: il nostro candidato è Carlo Carpinelli
La direzione della quercia all'unanimità ha chiesto all'ex senatore di essere il proprio candidato. Diesse uniti anche contro le ipotesi che avevano portato a scegliere Orvieto come luogo del riequilibrio politico regionale. Ora spetta alla coalizione esprimersi su questa o altre eventuali candidature
Politica
di Redazione
La decisione è stata presa in una direzione affollata nella quale molti sono stati gli interventi. Interventi unitari, a volte anche critici, ma tesi alla ricerca di un'identità forte tesa a salvaguardare il partito orvietano e il territorio. Un territorio che ha subito parecchie invasioni di campo e che sembra essere quotidianamente delegittimato. Così, dopo l'ultimo atto di prevaricazione che vorrebbe fare di Orvieto la camera di compensazione degli equilibri politici regionali, c'è stato un sussulto liberatorio. No. Le soluzioni non possono essere queste e si deve riaprire la discussione sul tavolo nazionale. Gli equilibri si possono risolvere in modo diverso, magari avendo anche meno fretta e aspettando le prossime politiche. Certo è che non si può sacrificare Orvieto, o meglio, l'identità culturale di un territorio.
Da lì all'individuazione del candidato il passo è stato breve. E non si ha la pretesa di nominare Carlo Carpinelli candidato della coalizione. E' l'espressione dei Ds orvietani che, unitariamente, hanno scelto lui quale candidato da proporre alla coalizione. Pensano che possa avere quell'autorevolezza necessaria e quella capacità unitaria che lo potrebbero far diventare il candidato di tutta la coalizione. Ora, quindi, spetta alle altre forze politiche di centrosinistra comprendere se avallare questa candidatura facendola diventare "di tutti" o avanzare altre proposte che, affermano i Ds, possano avere stessa autorevolezza.
L'unica cosa che non sarà possibile è l'imposizione di candidature che abbiano come unico scopo quello del riequilibrio.
Pubblicato il: 13/03/2004