Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Le terme più vicine

La valorizzazione delle 'Le Tane del diavolo' e dell'acqua termale favorirà lo sviluppo turistico ed economico del paese. Tutto il lavoro era stato fermato per più di venti anni a causa delle promesse non mantenute di un imprenditore

Cronaca

di Stefania Tomba

Spariranno presto le migliaia di metri cubi di cemento armato che deturpano le Tane del Diavolo. Al loro posto Parrano avrà finalmente le terme che sospira ormai da più di vent'anni.

È tornata infatti nelle mani della Regione - e presto la passerà al comune - la concessione edilizia per lo sfruttamento delle acque termali, al termine di una battaglia legale che dura dal lontano 1992.

Era il 1982 quando l'azienda di Mario Cividin acquisì la concessione. E dieci anni più tardi il rilancio auspicato per quell'area non era ancora partito. Scaduta la concessione edilizia, restavano solo enormi strutture fatiscenti di cemento armato con un problema d'impatto ambientale non da poco.

Iniziano qui, a fronte della non credibilità di Cividin rispetto agli impegni presi, le vicende giudiziarie per la revoca della concessione, terminate lo scorso mese con la sentenza definitiva. Dallo scorso febbraio - infatti - il Tar ha sciolto ogni riserva, rendendo operativa la sentenza già emessa un anno prima, e impugnata come estremo tentativo da parte di Cividin , che assegnava la piena vittoria alla Comune.

A tutt'oggi non c'è traccia dell'imprenditore che doveva già aver restituito le chiavi dello stabile di captazione delle acque termali. La consegna è ora fissata in maniera improrogabile per la fine del mese, termine oltre il quale la Regione entrerà ugualmente con l'ufficiale giudiziario.

I progetti che il comune ha in serbo ormai da diversi anni hanno ora via libera. "Presso le Tane del Diavolo - dichiara l'assessore all'ambiente del Comune Tiziana Serra - saranno realizzate delle vasche con un parcheggio e dei sentieri di accesso. I progetti dell'amministrazione prevedono anche la valorizzazione a fini turistici di una zona nei pressi del borgo dove saranno costruiti dei complessi alberghieri con piscine termali".

Sono già pronti i fondi necessari ai primi interventi di valorizzazione, stanziati dalla Comunità Montana e dal Gruppo di Azione Locale per lo sviluppo del Trasimeno e dell'Orvietano.

All'Università degli Studi di Perugia è invece affidato il compito di verificare le proprietà dell'acqua e quello di ripristinarne la temperatura originaria che nel corso del tempo si è notevolmente abbassata a causa di alcune infiltrazioni, giustificate dall'abbandono in cui è stata tenuta in questi anni.

Pubblicato il: 13/03/2004

Torna alle notizie...