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È durata un giorno la candidatura di Stefano Mocio a sindaco di Orvieto

Il tempo necessario al segretario dei Democratici di sinistra Giuseppe Ricci e al sindaco Cimicchi di richiedere l'intervento dei più alti vertici della Quercia nazionale e di spiegare al presidente della Margherita che nell'aver puntato i piedi contro la sua candidatura non c'è niente di personale

Cronaca

di Simona Coccimiglio

È durata solo un giorno la candidatura di Stefano Mocio a sindaco di Orvieto.

Il tempo necessario al segretario dei Democratici di sinistra Giuseppe Ricci e al sindaco Cimicchi di richiedere l'intervento dei più alti vertici della Quercia nazionale e di spiegare al presidente della Margherita che nell'aver puntato i piedi contro la sua candidatura non c'è niente di personale.

Solo la volontà di non mettere in discussione 60 anni di storia e di autorità politica, allontanando definitivamente lo spettro di una rinuncia che avrebbe tutta l'aria di una disfatta epocale da cui sarebbe difficile risollevarsi.

"Orvieto è blindata", questo il messaggio che Ricci e Cimicchi avrebbero inviato alla segreteria nazionale del partito mostrando i muscoli sull'eventualità di rinunciare al proprio candidato a favore della Margherita.

I due pezzi forti del partito orvietano non avrebbero lasciato nulla di intentato, mettendo in gioco anche il proprio futuro nel panorama politico provinciale e regionale pur di assicurarsi il candidato guida della coalizione di centrosinistra.

Tutto, anche la rinuncia ad un assessorato alla regione, a condizione di mantenere uno scettro detenuto da più di mezzo secolo di storia.

Intanto dalla Rupe partono le prossime mosse sullo scacchiere elettorale.

Subito i "chiarimenti" ufficiali, e non ufficiali, con Mocio " il vice sindaco di questa città, una figura di primo piano dello schieramento, nei confronti del quale non abbiamo nessuna riserva di carattere personale" - aveva detto Ricci nel corso della conferenza stampa di mercoledì.

Una volta chiarite le rispettive posizioni all'interno della coalizione, soprattutto rispetto ai centristi della Margherita, è prevista per stasera la direzione dell'unione intercomunale con la nomina del candidato a sindaco del partito da sottoporre agli alleati dello schieramento.

"Posso garantire che in ballo c'è un solo nome" aveva dichiarato il segretario della Quercia facendo più che un semplice riferimento a Carlo Carpinelli e sgombrando il campo da ipotesi diverse da quella della candidatura dell'ex senatore.

Da Orvieto, dove continua ad essere in mano Ds, la palla elettorale passerà alla nuova segreteria regionale, prevista per il prossimo 16 marzo, nel corso della quale verrà riconfermata la stessa linea di opposizione dura alla eventualità di esprimere un candidato a sindaco diverso dai Democratici di sinistra.

Pubblicato il: 12/03/2004

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