Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

L'opposizione è contenta sulla variante al Prg. Ma vota contro

Una estenuante seduta della massima assise per approvare le varianti strutturali ed operative al Piano regolatore generale. La cancellazione di oltre 50.000 mq di zone ad alto indice di edificabilità e lo sblocco di alcune aree definite di completamento

Politica

di Stefania Tomba

Una estenuante seduta della massima assise per approvare le varianti strutturali ed operative al Piano regolatore generale. La cancellazione di oltre 50.000 mq di zone ad alto indice di edificabilità e lo sblocco di alcune aree definite di completamento. Sono queste le modifiche sostanziali apportate al piano, in risposta alle proposte messe in campo dalle opposizioni in seguito alla approvazione del piano regolatore nel 2003. Sono state accolte alcune delle istanze avanzate dalla minoranza di Conticelli, che ha espresso"soddisfazione per la positiva evoluzione del piano, che costituisce anche un segnale politico di riconoscimento del ruolo di minoranza svolto con critica costruttiva". Così dice Conticelli, che però ha votato contro - Stanislao Fella con lui - per la presenza di scelte urbanistiche, come lo sblocco delle zone C, che amplieranno le disponibilità di abitazioni senza che, a parere del capogruppo dei Democratici, vi sia una esigenza effettiva desunta dall'andamento demografico. Non è dello stesso parere la maggioranza, che ha ritenuto di procedere all'accoglimento delle proposte provenienti dall'opposizione ritenute migliorative del Piano ma anche a perseguire altre scelte di fondo, in quanto corrispondenti al disegno urbanistico della città e ad oggettive richieste del mercato abitativo.

L'approvazione delle varianti nasce da uno studio preciso del territorio orvietano dal punto di vista morfologico e geologico e dal punto di vista del suo utilizzo a fini economici" - afferma il capogruppo dei consiglieri di maggioranza, Bruno Materazzo -"Questa analisi è uno strumento importante per chiunque dovrà o vorrà intervenire d'ora in poi per modificare gli aspetti di cui sopra" e tiene a precisare che"con le varianti approvate sono state sanate situazioni non chiare rispetto alle zone ad alto indice di edificabilità. Tutto il PRG è stato portato ad un punto di equilibrio che concilia la richiesta di case e infrastrutture con la salvaguardia del territorio orvietano e delle sue peculiarità storiche e ambientali".

La posizione della maggioranza è altrettanto ferma rispetto alle risoluzioni - almeno nei confronti di una delle due - presentate da Conticelli in sede consiliare. La prima riguarda l'invito da sottoporre alla Regione ad affrontare il delicato problema del regime dei suoli, rispetto al quale la maggioranza sembra pure concorde ma non nei modi e nei tempi stabiliti dal capogruppo dei Demoocratici. Ma la seconda - l'istituzione di una Commissione di Studio che analizzi le osservazioni a suo tempo fatte al PRG - è suonata come una accusa inaccettabile. Quasi una commissione di inchiesta. Un no assoluto.

Una dichiarazione particolare è stata fatta dal consigliere provinciale Andrea Scopetti (Margherita)."Nel consiglio comunale di lunedì, che prevedeva la discussione sulle varianti al PRG, mi ha sorpreso, vista l'importanza degli argomenti del voto, l'assenza dell'intero gruppo di FI e del capogruppo di AN e ci chiediamo se interpretarla come una assenza- assenso o come l'ennesima riprova della totale incapacità della minoranza di centrodestra di critica e di elaborazione di una proposta programmatica credibile ed alternativa".

Pubblicato il: 10/03/2004

Torna alle notizie...