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Turismo in calo all'ombra del Duomo

L'analisi dei dati più recenti, aggiornati ad ottobre del 2003, evidenzia una situazione tutt'altro che positiva per le strutture alberghiere dell'Orvietano.

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Turismo, in flessione negativa gli alberghi orvietani.

L'analisi dei dati più recenti, aggiornati ad ottobre del 2003, evidenzia una situazione tutt'altro che positiva per le strutture alberghiere dell'Orvietano.

Nel periodo compreso tra gennaio e ottobre dello scorso anno si è registrato l'arrivo di 103.183 turisti, di cui 46.997 stranieri, con una percentuale inferiore del 6,04% rispetto al 2002.

I dati non sono meno confortanti rispetto alle permanenze. Nello stesso periodo di tempo preso in considerazione 155.061 turisti hanno soggiornato sul territorio orvietano, di cui 63.565 stranieri, con una percentuale del meno 7,40%.

Il dato complessivo non può essere considerato incoraggiante dal momento che rispetto al 2002 i dati ufficiali parlano di un decremento dei turisti nazionali del meno 4,51% e del meno 4,22%, negli arrivi e nelle presenze.

A questo si aggiunge una forte e preoccupante contrazione di quelli stranieri.

Sul dato di per sé negativo incidono infatti le flessioni riguardanti i flussi di stranieri che nell'Orvietano sono giunti in misura inferiore rispetto al passato con una percentuale che tocca il meno 7,81% negli arrivi ed il meno 11,63 nelle permanenze.

Le statistiche ufficiali la dicono lunga sulla crescente differenziazione tra le tendenze che interessano il settore extralberghiero e quelle relative alle strutture ricettive tradizionali.

A colpire è infatti è la netta discrepanza che emerge tra l'extralberghiero, con un più 6,22% di presenze ed un più 13,52 di arrivi di turisti italiani nel periodo ottobre - gennaio 2003.

Lo stesso settore fa invece registrare un arretramento, pari al 2,56% e al 3,47%, dei turisti stranieri in visita ad o permanenti sul territorio.

La crisi che ha attraversato e sta attraversando il mercato turistico nazionale, afferma la direttrice di Orvieto Promotion, Luisa Basili , ha interessato anche la nostra area ma non in maniera così forte come in altre parti d'Italia.

E non poteva essere altrimenti considerato che i nostri mercati di riferimento quali Usa, Germania e Giappone sono in difficoltà.

Occorre dunque rivolgere una maggiore attenzione al mercato interno, Italia ed Europa, attraverso una forte campagna promozionale - conclude la direttrice del consorzio turistico misto pubblico privato - organizzare servizi di accoglienza e prodotti turistici che valorizzino le nostre vocazioni turistiche e creare prodotti turistici integrati lavorando su forme di promozione unica che metta insieme la ricettività,

Pubblicato il: 07/03/2004

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