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L'Oasi d'inverno

Un contributo di Gianni Cardinali per capire meglio come godere dello spettacolo della vita. Anche d'inverno

Società

di Gianni Cardinali

Domenica 29 febbraio nessuno ha visitato l'oasi. In questi giorni è piovuto, è nevicato e, si sa, noi mediterranei abbiamo poca attitudine con l'umido, a meno di trovarci intrappolati in autostrada con un po' di neve.
Questo clima, invece, per la nostra oasi è stato provvidenziale: l'acqua alta ovunque ha spinto molti splendidi e rari uccelli nelle "praterie allagate" dove da più di un anno pascolano asini e cavalli. Dalla torre di osservazione si possono godere spettacoli che un "birdwatcher" non può dimenticare. Il 1 marzo ho tentato di fotografare con la non ancora ben
sperimentata tecnica del "digiscoping" (cannocchiale + macchina digitale). Offro alcune immagini di chiurli, totani mori, pittime reali, pavoncelle, fischioni, canapiglie, moriglioni, tutti in attesa di partire per il nord a riprodursi. Il chiurlo, da noi, è veramente eccezionale e sosta grazie al pascolo e defecazione degli equini. C'è chi parte e chi, con grande
sofferenza sta arrivando: è la prima rondine, in riposo su un posatoio, dopo lunghi, continui voli sul pelo dell'acqua alla ricerca di insetti nella speranza che la temperatura non si abbassi troppo. Proiettare il nostro pensiero ai grandi viaggi di questi uccelli ci rende felici per essere riusciti a far qualcosa per loro. Rendersi conto che stiamo facendo veramente troppo poco e che quella rondine, solo tra venti anni, probabilmente rischiamo di non vederla più, ci intristisce e ci
deprime.

Pubblicato il: 04/03/2004

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