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Allargamento Ue anche per Giancarlo Parretti?

L'ex patron della Mgm potrebbe candidarsi nelle liste del Nuovo Psi di De Michelis per tentare l'elezione all'europarlamento. Non sono voci ma c'è qualche conferma. Manca il sì di Silvio Berlusconi

Approfondimento

Una decina di anni fa ci aspettavamo di vederlo a Los Angeles trionfante, prima o poi, per la consegna di un premio Oscar per la Mgm. Ed invece ce lo ritroviamo a far politica da dove era partito: a Orvieto. E' sempre lui, il leone che non ruggisce più ma che almeno qualche miagolio prova a farlo. Il Giancarlo nazionale, però, sembra pensare anche a Bruxelles. Sarebbe il Nuovo Psi, quello di Gianni De Michelis - suo amico di lunga data - a proporlo come candidato per l'europarlamento. E potrebbe essere proprio nel collegio del centro Italia anche se qualche bene informato pensa anche alla Calabria.
Insomma, Giancarlo Parretti ci tenta e lo fa sciorinando percentuali di sondaggi che definire entusiasmanti sembra poco. Ben il 61% degli orvietani gli darebbe fiducia. Allora, a questo punto, o bisognerebbe chiamare Astolfo per mandarlo a prendere il senno sulla luna così come accadde per l'Orlando Furioso, oppure pensare già a comunicare agli Studios californiani che alla fine di febbraio del prossimo anno potrebbero venire da noi che facciamo una bella cerimonia con delle statuette d'oro per affermare che il cinema, quello vero, è ad Orvieto ed è diventato realtà.
Però, a dire il vero, è questo un periodo in cui il sondaggio fai da te va di moda ed è opportuno che, quando lo si citi, lo si faccia per dire che dà ragione al committente.
Ma stiamo ai fatti. Insomma, Parretti si candiderà alle europee? La notizia non è confermata ma dal suo ufficio stampa - che a quanto pare sta ad Orvieto - nicchiano. Insomma, la risposta è un nì.
Doppia candidatura, allora, sindaco di Orvieto ed europarlamentare?
La convention lo dirà presto, ovvero il prossimo 17 marzo in quel palazzo dei Congressi - sala dei 400 - che già in passato servì da palcoscenico alle gesta del sommo cineasta. Sarà una sorta di secondo appuntamento di una fiction (speriamo in due puntate), in cui già furono fatte promesse di posti di lavoro e investimenti personali per il futuro di Orvieto, puntualmente dimostratesi autentiche"sòle" o"bufale" che dir si voglia. Ma anche questo è caratteristico dell'oggi e di quella coalizione a cui Parretti sembra appartenere. La solita solfa della diminuzione delle tasse, del milione di posti di lavoro e delle pensioni che crescono a tutto spiano. Insomma, Parretti sta ad Orvieto come Berlusconi all'Italia!
Per il simbolo? Tra poco la città vedrà i suoi manifesti ed un simbolo che vede la cattedrale - ma la legge non dice qualcosa in merito all'utilizzo dei simboli di questo tipo? - in un cerchio con lo slogan"Orvieto agli Orvietani". Lo slogan ci piace. Giusto quello!

Pubblicato il: 02/03/2004

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