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Lettera aperta di Maurizio Conticelli al consigliere Barbabella

Approfondimento

Il tema della lettera aperta al consigliere Barbabella inviata da Maurizio Conticelli è il Consorzio Bonifica, di cui il consigliere dei democratici difende l'opera. Una nuova occasione di contrasto di vedute con uno degli esponenti più in vista della coalizione di centrosinistra. Questa la lettera di Conticelli.

"Il clima di fine legislatura e, soprattutto, di avvio della campagna elettorale in vista delle prossime amministrative, favorisce tatticismi ed iniziative non altrimenti comprensibili.
Così può accadere che un consigliere di maggioranza - il Capo Gruppo SDI - possa sollevare interrogativi sugli"intollerabili balzelli … pagati da molti cittadini con vantaggi invece solo per pochi" a proposito dei contributi di bonifica richiesti dal competente Consorzio della Val di Chiana.
L'argomento è noto, avendo provocato proteste in altri territori e l'introduzione di novità normative regionali peraltro conseguenti ad una sentenza della Corte di Cassazione del 1998 sulla legittimità del tributo applicato in relazione al beneficio conseguito.
Localmente sono stati alcuni esponenti politici della Casa delle Libertà, nei mesi scorsi, a promuovere iniziative contro tale"balzello", evidenziando presto però il carattere meramente strumentale della loro protesta.
È nota ed ampiamente riconosciuta infatti l'azione meritoria del Consorzio di Bonifica che, a fronte di circa 200.000 € ricavati annualmente dalla contribuzione dei cittadini orvietani, solamente nell'ultimo biennio ha deciso investimenti per oltre 8 milioni di €, risolvendo peraltro situazioni oltremodo delicate provocate dalle incertezze dell'urbanistica comunale: valga per tutti l'episodio delle concessioni irregolari rilasciate in prossimità della Svolta di Ciconia - zona ex sansificio - ove senza la"sanatoria" progettata dal Consorzio di Bonifica (vedi le arginature che saranno realizzate tra breve lungo il Chiani), l'Amministrazione Comunale si sarebbe trovata ad affrontare una pesantissima azione risarcitoria nei confronti degli interessati.
Gli interventi di bonifica/sistemazione idraulica che il Consorzio di Bonifica sta attuando sono noti, in quanto più volte discussi proprio all'interno del Consiglio Comunale e vanno dalle casse di espansione sul Chiani a monte del ponte di Morrano, alle opere di difesa dei centri abitati di Ciconia (arginature sul Chiani), di Orvieto Scalo (interventi sul fosso dell'Abbadia) e di Sferracavallo (interventi sul torrente Albergo la Nona), sino alla messa in sicurezza della nuova area industriale di Ponte Giulio minacciata idraulicamente dal fosso dei Frati, mentre un ulteriore studio sta riguardando il Paglia per la difesa della zona scolastica di Ciconia.
Fosse stato per noi, avremmo fatto volentieri a meno di utilizzare rilevanti finanziamenti pubblici per soccorrere scelte inadeguate di PRG, peraltro con ampie corresponsabilità regionali - fatto ingiustificabile nel III millennio - o condotte amministrative imprudenti dell'Amministrazione Comunale, ma non possiamo non riconoscere l'estrema efficacia del Consorzio di Bonifica, caratterizzatosi inoltre per l'alta capacità tecnico-professionale della propria struttura e la piena disponibilità a collaborare con gli enti locali.
È pertanto infelice il riferimento alla discutibilità del tributo di bonifica dovuto a fronte dei rilevanti benefici arrecati diffusamente alla collettività orvietana.
Se l'iniziativa dell'esponente di maggioranza voleva invece provocare il dibattito sul ruolo dei Consorzi di Bonifica, sulla proliferazione e sovrapposizione di Enti e subenti, sul significato di"Regione leggera", allora siamo disponibili ad aprire un confronto sulle riforme necessarie per il riordino istituzionale dell'Umbria.
Una prossima occasione potrebbe essere costituita dal Consiglio Comunale aperto sulla gestione delle risorse idriche, proposta dal sottoscritto al Sindaco ed accettata unanimemente in occasione dell'ultima seduta assembleare.
Distintamente
Orvieto, 29 febbraio 2004"

Pubblicato il: 01/03/2004

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