Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Assolti. Ma Luca Coscioni ricorrerà in appello

Erano stati denunciati da Luca Coscioni, presidente dei Radicali, per non avergli garantito il servizio di fisioterapia. In attesa del deposito delle motivazioni della sentenza, Luca Coscioni preannuncia il ricorso in appello

Cronaca

Luca Coscioni, presidente di Radicali Italiani e dell'Associazione per la libertà di ricerca scientifica, ha intrapreso un'iniziativa giudiziaria contro i disservizi dell'assistenza sanitaria pubblica. I responsabili della Asl di Terni, il 7 luglio 2003, erano stati rinviati a giudizio per non aver assicurato, come era loro dovere, l'assistenza fisioterapica a domicilio per Luca Coscioni.
L'azienda sanitaria provvede al servizio domiciliare, in un comprensorio di oltre 40.000 abitanti, con due soli fisioterapisti. I responsabili dell'azienda, più volte cercati e sollecitati, non hanno mai ritenuto di dovere apprestare rimedi a questa situazione. "La mia denuncia - scrive Luca Coscioni - è la denuncia di quanti, vivendo sulla propria pelle, restrizioni fortissime ad una vita dignitosa, da una gravissima malattia, vedono infliggersi un'ulteriore limitazione alla propria dignità, alla propria persona che deve essere sempre assolutamente rispettata nei suoi diritti" .

Il tribunale penale di Orvieto ha oggi assolto Marco Aurelio Lombardelli, direttore generale della Asl n. 4 di Terni, Remo Romoli, direttore del distretto n. 3 di Orvieto della medesima Asl, e Giovannino Marchino, responsabile del servizio di assistenza domiciliare fisioterapica presso la stessa struttura, perché il fatto non costituisce reato. L'ufficio della procura della Repubbica di Orvieto sulla base della denuncia sporta da Luca Coscioni aveva chiesto il massimo della pena per i tre imputati, un anno di reclusione.

In attesa del deposito delle motivazioni della sentenza, Luca Coscioni preannuncia il ricorso in appello. La sentenza, infatti, rappresenta secondo l'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica un indebolimento del diritto dei malati a ricevere un'assistenza adeguata alla loro condizione da parte delle strutture pubbliche a questo preposte.

La battaglia condotta da Luca Coscioni per il diritto suo, delle decine di malati di Terni in condizioni simili e delle migliaia in tutta Italia all'assistenza sanitaria domiciliare è iniziata già nel 1997, ed è proseguita per annni attraverso lettere, appelli, ricorsi al ministero della Sanità, diffide e infine con la denuncia penale per omissione di atti di ufficio a carico dei tre responsabili della Asl di Terni.

Pubblicato il: 01/03/2004

Torna alle notizie...