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Ma quali fronde. Lo Sdi di Orvieto è più unito che mai

Lo Sdi si confronta. "Non esistono fronde interne" e mentre pensa agli equilibri locali lancia un messaggio forte e chiaro. Se Cavicchioli non viene confermato in Provincia chiederemo il sindaco di Orvieto

Cronaca

di Redazione

Lo Sdi verso la resa dei conti interna? C'è chi dice sì, ma la segreteria, al completo, risponde che non è proprio così. Gialletti, Barbabella e Di Lucio sono d'accordo. Di dissidenti non se ne vedono - afferma la segreteria della sezione di Orvieto - anche perché all'ultimo direttivo su 31 aventi diritto ce ne erano 29 e all'unanimità hanno approvato la relazione di Evasio Gialletti sull'attività del partito negli ultimi 5 anni.

Insomma, l'affermazione di una fronda ai piedi dello storico garofano locale sembra supervalutata. Ma le voci di chi vuol mettere in discussione la leadership di Evasio Gialletti sono forti, anche se poi nei luoghi in cui si dovrebbe mettere in dubbio la conduzione del partito tutto sparisce come neve al sole.
Ma questi bufere non ci sono e se ci sono solo proprio dei piccoli spifferi come li definisce Franco Raimondo Barbabella

A noi risulta che ci sia chi accusa i vertici di una carenza di confronto. E poi affermano che alcune nomine non sono state condivise.
Le scelte sono state condivisa - spiega Gialletti. La stessa nomina di Franco Barbabella è stata comunicata al partito che ha dato indicazioni al sindaco. Ma la nomina è stata fatta direttamente da Cimicchi e questo ci deve riempire di orgoglio. C'è un socialista alla guida della Spa che rappresenta un luogo chiave per lo sviluppo economico della città. E' segno di un grande rispetto sia nei confronti di Barbabella che della nostra attività politica".

La nomina di Barbabella, però, non è stata approvata dal partito in via preliminare…
Ripeto - afferma Gialletti - la nomina è frutto di un accordo politico imperfetto. Imperfetto perché non c'è un esponente di minoranza e questo per una precisa loto scelta. Ma l'accordo politico era teso ad assicurare il massimo consenso politico ad una operazione che vuole ricevere il massimo consenso dalla città. La scelta definitiva sui nomi, poi, è stata compiuta dal sindaco Cimicchi.

Parliamo del candidato a sindaco. Non dite nulla sulla candidatura ufficiale di Carlo Carpinelli?
Non diciamo nulla - afferma Barbabella - perché di ufficiale non c'è nulla. Ne discuteremo solo quando la candidatura sarà posta sul tavolo del centrosinistra.

Ma questo Tavolo quando parte? Voi andate a congresso, la Margherita pure. Non si rischia di avvicinarsi troppo alle elezioni?
Questo è un problema - prosegue Barbabella - ma purtroppo non dipende da noi. Ci sono degli equilibri regionali e provinciali che devono essere raggiunti.."

Parliamo di quelli. Liviantoni vuole fare il presidente della Provincia di Terni quindi Cavicchioli se ne deve andare. E allora lo Sdi quali equilibri cerca?
Se non dovessero confermare Cavicchioli Presidente della Provincia - afferma Gialletti - saremmo pronti a rivendicare il sindaco di Orvieto".

Torniamo a Orvieto. Rapporto con i Comunisti italiani ed equilibri sul comprensorio. Come la mettiamo?
Non siamo per escludere nessuno. Tutti i problemi esistenti dovranno essere discussi al tavolo del centrosinistra"

Ritornando al partito ad Orvieto e a questa presunta fronda. Ma proprio non c'è alcun malessere?
Non è questione di malessere - rispondono quasi coralmente - Le accuse di un partito immobile e che non cerca il confronto non reggono. Siamo stati la sezione che ha fatto più attività politica nella provincia di Terni. Da noi sono partite discussioni fondamentali che hanno stimolato l'intera coalizione sul tema del riequilibrio territoriale fra le due provincie e sulle necessità vere di un nuovo statuto regionale. Abbiamo più volte affrontato temi essenziali per lo sviluppo economico del nostro territorio e ci siamo confrontati sia all'interno del partito che con la coalizione e la cittadinanza. Il partito - prosegue Gialletti - dal 1999 ad oggi è cresciuto. Sia in termini di consensi e di presenza nelle istituzioni che nelle sue proposte a favore della città.

Ma allora perché qualcuno sembra lamentarsi?
Non si tratta di lamentele. Il problema è ben altro. Chi non è stato a lungo presente, specialmente in quelle fasi in cui era difficile continuare ad essere socialisti perché si veniva indicati come il partito dei ladri, oggi ritorna. Ritorna perché il partito è tornato ad avere importanza, ha ottenuto un ruolo fondamentale e percentuali importanti di consenso. Insomma qualcuno ora torna perché pensa che ci sia 'ciccia da dividere'. Ma questo non è più il partito di un tempo. Questo è un partito che vuole crescere, che si vuole esprimere con i suoi uomini migliori. E questi uomini migliori devono scegliere di correre, di affrontare il giudizio degli elettori. Solo in questo modo si può ritornare ad avere un ruolo importante nello Sdi."

Insomma. Non è questione di vecchie glorie. Lo Sdi è un partito aperto. Ma serve gente disposta a correre e non chi è in cerca di onori senza oneri.

Pubblicato il: 29/02/2004

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