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Ciconia, il Contratto di quartiere non convince

Il Comune di Orvieto si prepara per presentare ai cittadini i contratti di quartiere ma si ritrova a parlare di altro

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Il Comune di Orvieto si prepara per presentare ai cittadini i contratti di quartiere ma si ritrova a parlare di altro.

È successo, di fatto, questo all'assemblea organizzata venerdì scorso a Ciconia.

Era il primo appuntamento, dopo la tormentata assemblea svoltasi insieme alla Vadichiana qualche tempo fa e che era motivata dal progetto di regimentazione delle acque del Paglia.

C'era qualche dubbio sulla riuscita dell'iniziativa visto come era andata la volta precedente.

E se, venerdì, i malumori erano minori non si può però dire che l'assemblea abbia raggiunto i propri scopi.

C'era, infatti, da individuare le volontà progettuali di soggetti pubblici e privati affinché si potesse ottenere l'intervento economico previsto dal contratto di quartiere.

Si tratta di uno strumento di sviluppo e di riqualificazione urbanistica emanato dal Ministero delle infrastrutture che permette notevoli risparmi.

Un privato può ottenere fino al 40% dei contributi dalla Regione all'interno di un progetto di quartiere che mette in campo anche interventi di riqualificazione del territorio da parte del Comune.

Insomma, si tratta di uno strumento che da una parte potrebbe permettere all'edilizia di ripartire, dall'altra ai privati di ristrutturare una proprietà con notevoli risparmi.

Purtroppo, se l'obiettivo era quello di comprendere la possibilità di far partire un progetto di quartiere per Ciconia, è andata male.

Infatti, nonostante fossero presenti gli enti con i loro progetti, mancavano sia i privati che gli operatori del settore (i costruttori) e molte delle associazioni culturali e di categoria invitate.

Così il tutto si è risolto in un'ottima spiegazione del programma, ma solo in seguito si vedrà se potrà essere messo in atto.

Ed i tempi a disposizione sono brevi.

Insomma, si doveva discutere di questo importante strumento di qualificazione urbana e invece si è ritornati a parlare dell'ordinaria amministrazione.

I cittadini presenti hanno cominciato a porre una serie di problemi che, invece di concentrare l'attenzione su qaunto si potrebbe fare, hanno accentuato su quanto invece non si è fatto.

E via di seguito con il principale problema del territorio: il traffico, uno dei problemi più spinosi e che potrà essere risolto solo nel momento in cui la complanare andrà in porto.

Al momento, quindi, solo ricerca di soluzioni alternative, ma a detta dei presenti urgenti e non rinviabili.

In particolare è stata posta la questione di via dei Tigli, in prossimità delle scuole, dove in coincidenza degli orari di entrata e di uscita degli studenti si è costretti a fare lunghe code. L'assemblea si è chiusa con l'iscrizione dei problemi di sempre, per l'ennesima volta, nell'agenda degli amministratori.

Pubblicato il: 24/02/2004

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