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Elezioni, squadra che vince non si cambia?

Il famoso detto non sembra essere condiviso dai vertici orvietani dei Democratici di sinistra, che stanno riempiendo in questi giorni le ultime caselle vuote sullo scacchiere elettorale.

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Squadra che vince non si cambia.

Il famoso detto non sembra essere condiviso dai vertici orvietani dei Democratici di sinistra, che stanno riempiendo in questi giorni le ultime caselle vuote sullo scacchiere elettorale.

Nel corso degli ultimi mesi qualche voce si era alzata facendo paragoni con i rappresentanti Ds nei passati consigli comunali. Preparazione maggiore, più coralità negli interventi.

Con la seconda repubblica anche ad Orvieto si è pensato che la politica affidata ai non professionisti fosse migliore. Ma non sempre - come avviene a livello nazionale - gli esperimenti funzionano.

Così, nonostante da più voci interne al partito si invochi la continuità di intenti e progetti politici e si affermi di stare lavorando per questo, Giuseppe Germani e Massimo Frellicca sarebbero al momento gli unici assessori uscenti che i Ds pare siano pronti a riconfermare in seno alla giunta comunale.

Riconferme in vista anche per Massimo Gambetta, consigliere che i vertici locali di partito non avrebbero dubbi nel riproporre agli elettori. Per i Ds, infine, dovrà essere forte la presenza femminile, tanto in giunta quanto in consiglio comunale.

Gli orvietani chiamati al voto potranno, a quanto pare, dare la loro preferenza alle sette donne che saranno presenti in lista per il partito dei Democratici di sinistra. E se non resta alcun dubbio sulla candidatura dell'ex senatore Carlo Carpinelli resta però aperta la possibilità che a mantenere la fascia di tricolore del vice sindaco sia un uomo della Margherita.

Anche se Stefano Mocio sembra ancora non aver perso tutte le speranze per puntare alla carica più alta.

Prima di scoprire le carte - ha affermato più volte - si aspetti che a scoprirle siano i tavoli regionali e provinciali". Insomma, ogni decisione su Orvieto sarà legata agli equilibri politici che si andranno a raggiungere in Regione e nelle due Provincie di Terni e Perugia.


Se Cavicchioli (Sdi) verrà sacrificato per Liviantoni (Margherita) allora la Margherita potrà puntare solo alla riconferma delle sue posizioni ad Orvieto.

E se Mocio, a quel punto, cederà ad altri il ruolo di vicesindaco, in pole position in caso di vittoria del centrosinistra a fianco di Carpinelli vedremo Massimo Bracaccia, medico orvietano.

Pubblicato il: 24/02/2004

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