Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

E la gente ride

Grandissimo trionfo di Salemme al Mancinelli. Teatro stracolmo, successo meritatissimo in una carrellata di personaggi esilaranti.

Cronaca

di Valeria Cioccolo

La gente vuole ridere. E Salemme la fa ridere. Uno spettacolo che ha un crescendo incredibile. Il pubblico si trova spiazzato dall'entrata in scena non convenzionale dei personaggi,"entra" prima la voce di una cosiddetta"contessa", una voce"stranamente" maschile che guarda caso assomiglia a quella di Salemme. Poi, dalla platea, arrivano gli altri, escono un po' da ogni parte, intervengono da un palco, da dietro le quinte, si crea un via vai di macchiette, ognuno ha il suo piccolo o grande tic, il suo modo di essere che determina la sua comicità. Il pubblico impara a conoscere ognuno di questi personaggi-attori, che tale contessa tiene imprigionati per suo piacimento, dopo averli accolti in casa sua in quanto terremotati. Essi tuttavia non devono mettere in scena commedie e drammi, no, devono dare vita ad un reality show, mostrare la vita, nella sua crudezza e concretezza. Insomma, realizzano tra battute e maschere, tra un rincorrersi e un rimproverarsi, ad una sorta di Grande Fratello sui generis, solo che il risultato qui è (volutamente!) esilarante. E cosa succede se nel trambusto generale arriva un funzionario del comune a sgombrare la compagnia? Che gli attori non lo prendono sul serio, lo circondano, si presentano ad uno ad uno di fronte a lui, lo spiazzano, lo confondono. E la grande comicità di questo spettacolo sta qui, nella carrellata dei personaggi (che non sono in cerca d'autore!) che si susseguono via via, dallo Iettatore ad Alfa e Romeo, da Casare (il capocomico) a Ciro (che cerca sua moglie che ritiene divenuta trasparente dopo una dieta sbagliata), dal terribile"bambino" Maurizio" a Jou Jou, soubrette improbabile in cerca di successo. Irresistibile poi lui, Salemme, nei ruoli di custode dalla parlata incomprensibile, della signora Gina dalla classe ostentata ma non proprio impeccabile, del capocomico, che, insieme all'immancabile spalla Maurizio Casagrande (il funzionario Rinaldo Moscini) e Cesare (Stefano Saracinelli) dà vita a duetti e trii veramente incredibili nella loro iperbolica comicità. Tra l'altro Salemme non solo diverte, ma si diverte, non riuscendo talvolta a trattenersi dal ridere egli stesso! Insomma, si crea un'atmosfera di grande familiarità con il pubblico, alla fine ci ha abbracciato tutti, e ci regala tra le luci soffuse una grossissima perla che ci fa anche riflettere, ecco cosa dice: "I teatri sono luoghi di sogno, una città senza teatro è una città incivile". E non posso aggiungere altre parole a queste sue, se non che l'applauso scosciante finale che il pubblico gli dedica è a dir poco meritatissimo.

Pubblicato il: 23/02/2004

Torna alle notizie...