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L'Orvietano sarà un parco

Il Parco archeologico, culturale, ambientale dell'Orvietano sarà il volano per la valorizzazione dei contenuti del nostro territorio. Lo gestirà una società per azioni a partecipazione pubblica e privata(nella foto Palazzo Crispo, che sarà sede del Parco)

Politica

Nel gennaio scorso, il Consiglio comunale di Orvieto ha approvato la bozza di legge regionale entro cui dovrebbe essere organizzato il"Parco archeologico, culturale, ambientale dell'Orvietano", che potrebbe divenire uno straordinario strumento di crescita della comunità locale.

L'idea è quella di sottoporre ad un particolare regime di tutela le aree interessate, in modo da consentirne il godimento di cittadini e visitatori e produrre uno sviluppo economico compatibile con l'ambiente, oltre a destagionalizzare per quanto possibile l'offerta turistica.

L'accordo di programma finalizzato all'istituzione di un Parco culturale è stato sottoscritto dai comuni di Orvieto, San Venanzo, Parrano, Allerona, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Porano, Baschi, Montecchio, Montegabbione, dalla Provincia di Terni e dalla Comunità Montana"Monte Peglia e Selva di Meana".
Quella orvietana- sostiene il sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi- è un'area con problematiche omogenee, anche dal punto di vista degli aspetti gestionali ed economici. Un altro elemento importante che accresce la valenza della proposta di legge regionale è che la stessa Legge speciale per Orvieto rimandava alla costituzione di un Parco archeologico con una manutenzione costante. Per i prossimi quattro anni il Parco archeologico anulare della Rupe sarà finanziato, ma si dovranno trovare ulteriori certezze per il futuro, anche alla luce degli sviluppi della diatriba tra Stato centrale e le Regioni in merito alla gestione dei beni culturali. Il Parco archeologico dell'Orvietano nasce già come Parco intercomunale, ma la sua prospettiva, peraltro contenuta in un preciso impegno del 'Progetto Orvieto', è quella del livello interprovinciale e interregionale.

I contenuti dell'istituzione del Parco archeologico ambientale dell'Orvietano sono, in linea generale, la"salvaguardia dei beni archeologici, storici e delle bellezze naturali, nella loro evoluzione con le attività umane, per trovare un più soddisfacente accordo tra conservazione e sviluppo ordinato, tra vincoli e concessioni".

Il Parco si pone la finalità di valorizzare i beni e le aree che hanno valore archeologico, storico, artistico, ambientale e demo-etno-antropologico, di favorire l'integrazione tra uomo e ambiente, di promuovere attività di educazione, formazione e ricerca scientifica, di promuovere quei beni e quelle aree a fini turistici.
Il gruppo di lavoro che ha lavorato alla proposta di legge, a seguito dell'analisi di numerose altre esperienze simili al costituendo"PAAO", ha indicato quale ipotesi di organismo di gestione del Parco lo strumento di una S.p.A. a capitale misto pubblico-privato con il 51% pubblico che, entro un anno dalla sua costituzione, dovrebbe predisporre il Piano d'assetto del Parco e i relativi regolamenti, unitamente al programma di attività e al bilancio di previsione.

Pubblicato il: 12/02/2004

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