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12 APRILE. EQUAL PAY DAY - RISPETTO PER LA COSTITUZIONE ITALIANA

Il rispetto della Costituzione costituisce il primo tassello lungo il percorso delle pari opportunità tra uomini e donne

di Santina Muzi

Il 12 Aprile prossimo, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, il Distretto Centro della Fidapa organizza un convegno sul tema della parità retributiva tra uomini e donne.

Cita il comunicato diramato dalla Federazione per annunciare l'evento di Roma:

"La retribuzione che un uomo guadagna, lavorando dal 1 gennaio al 31 dicembre, la donna la raggiunge lavorando circa tre mesi in più."

Il convegno della Fidapa cade proprio nel momento storico in cui si sta trattando la riforma del lavoro e si dettano nuove regole. Ѐ il momento giusto per far sentire la propria voce e "chiedere di rimuovere quegli ostacoli che impediscono concretamente alle donne la parità retributiva e, talora, perfino l'entrata nel mondo del lavoro".

Su questo punto la parità dei diritti, prevista dagli stessi estensori della Costituzione della Repubblica Italiana fin dal 1946, nel 2012 è ancora lontana dall'essere attuata. Anzi, ogni giorno che passa la regressione aumenta per cui certi diritti acquisiti dalle generazioni delle nonne, per le giovani di oggi rischiano di diventare un miraggio.

"Ѐ un dato di fatto che l'Italia rappresenta il più basso tasso di occupazione femminile dell'Unione Europea" scrive Giacomo Damioli in Leggendaria. "Tra i Paesi membri dell'Ocse, tassi minori di quelli italiani sono presenti solo in Cile, Messico, Argentina."

Eppure la nostra Costituzione al riguardo della parità dei diritti non lascia dubbi:

"art.3 - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso... E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

art.4 - La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto..."

E siccome molto spesso, sia per tradizione - educazione famigliare sia per una questione di ineluttabilità, certi impegni ricadono sulle donne, la Fidapa chiede "più servizi di cura alle persone, congedi parentali obbligatori anche per gli uomini, in modo tale da evitare le discriminazioni fin dall'entrata nel mondo del lavoro."

Il rispetto della Costituzione costituisce il primo tassello lungo il percorso delle pari opportunità tra uomini e donne.

Pubblicato il: 11/04/2012

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