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UdC. Per una politica di efficienza amministrativa

Nota del segretario Chioma sull'organizzazione del Comune di Orvieto. Da sopprimere  i consigli di zona, che costano e non rendono

di Emiliano Chioma, segretario UDC comunale di Orvieto

Ormai da tempo è chiaro che l'attuale organizzazione degli uffici comunali, non è più adeguata ai tempi moderni. Considerato questa situazione, per ridare slancio operativo alla macchina burocratica, è ormai necessario e indispensabile mettere mano ad una riorganizzazione delle singole ripartizioni e degli uffici interni, attraverso una più razionale utilizzazione delle risorse umane disponibili. Questo discorso non è riferito soltanto ad impiegati d'ordine o di concetto, ma deve anche riguardare i funzionari, le posizioni organizzative e i dirigenti. Siamo perfettamente consapevoli, che una "rivoluzione" di tal genere, comporta il nascere di fortissime resistenze sia da parte del personale interessato, sia da parte delle organizzazioni sindacali. A conferma di ciò, l'aver provato ad incidere sulla questione, ha provocato le recenti dimissioni del vicesindaco che era titolare della delega al personale.

Confidiamo nel buon senso e in atti di responsabilità, sia dei dipendenti comunali che dei sindacati, perché si possa addivenire ad una soluzione di reciproca utilità per entrambe le parti e se ciò non dovesse essere, la giunta municipale in carica, si deve comunque sentire impegnata a modificare  l'attuale insufficiente assetto organizzativo, con decisioni tempestive mirate.

Altra questione che ci preme sottolineare all'attenzione della pubblica opinione, è la ormai chiara inutilità dei consigli di zona, che in molti anni non sono stati in grado di produrre nulla o quasi sul piano di proposte concrete per i territori di loro pertinenza, pur avendo comportato dei costi di gestione di una certa consistenza, tutti a carico dell'ente comune. Ne consegue che la nostra linea è finalizzata alla soppressione di tali organismi inutili e tutto ciò che può essere risparmiato, rispetto ai costi di cui sopra, riteniamo vadano destinati a sostegno e sussidio delle famiglie orvietane, che nella pesante crisi attuale si trovano in oggettive difficoltà fino ai limiti della sopravvivenza. L'individuazione di tali famiglie, dovrà seguire criteri di rigorosa obbiettività.

Pubblicato il: 19/03/2012

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