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Prove dell'alleanza che verrà

Tutti attorno ad un tavolo il segretario del Pd Leonardo Mariani, il capogruppo dei Democratici in consiglio comunale Giuseppe Germani, i socialisti Evasio Gialletti e Franco Raimondo Barbabella, l'esponente di Alleanza per l'Italia - Orvieto ed ex assessore della giunta Concina, Cristina Calcagni e il "battitore libero" dell'Udc, Massimo Gnagnarini

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ORVIETO - Prove tecniche per il dopo Concina? Non tanto e non solo. Metti una sera tutti attorno ad un tavolo il segretario del Pd Leonardo Mariani, il capogruppo dei Democratici in consiglio comunale Giuseppe Germani, i socialisti Evasio Gialletti e Franco Raimondo Barbabella, l'esponente di Alleanza per l'Italia - Orvieto ed ex assessore della giunta Concina, Cristina Calcagni e il "battitore libero" dell'Udc, Massimo Gnagnarini. L'ora è quella dell'aperitivo. Ma il luogo dell'incontro non è un bar cittadino, bensì la sede del Pd di via Pianzola. E sul tavolo? Troppo lunga ancora sarebbe la corsa per un'alleanza in vista del dopo Concina. Si comincia però col lavorare a strategie comuni. A partire, a quanto pare, proprio dalla volontà di rilanciare il tema della Piave e del Patrimonio. Un tema strategico che racchiude in sé quanto basta per parlare del futuro di Orvieto e di scelte quanto mai significative, da un punto di vista sia politico che amministrativo. L'idea che stanno condividendo alcune delle forze di centro sinistra sarebbe quella di ripartire dall'unico punto fermo nella decennale storia della ex Piave. Ovvero, il business plan prodotto da Risorse per Orvieto, per altro l'unico progetto ad oggi approvato dal consiglio comunale (giugno 2005). Un documento per il quale ha espresso sempre parole di apprezzamento anche lo stesso sindaco Toni Concina. Certamente andrà attualizzato, soprattutto alla luce delle sempre più scarse finanze pubbliche, ma del progetto si torna a parlare. Soprattutto adesso che, con la fine della vicenda giudiziaria che si è chiusa alla Corte dei Conti con l'assoluzione dell'intero consiglio di amministrazione, sono venute meno anche eventuali remore a sostenere quel progetto. Il rilancio su questi temi - Piave e Patrimonio - di cui vuol farsi promotore il centrosinistra, avrebbe anche un secondo obiettivo, quello cioè di "stanare" il sindaco da sempre poco propenso a tracciare apertamente un percorso sull'argomento. Le dichiarazioni di Concina in merito si sono limitate sempre fino a questo momento a generiche rassicurazioni e saltuariamente ad annunci di nuovi contatti con soggetti potenzialmente interessati. Fumo. Fumo, dentro al quale l'opposizione è intenzionata a vederci chiaro. E da qui riparte. Aprendo un dialogo tra forze diverse, in vista di una lunga, forse lunghissima, "campagna elettorale". Nell'incontro di via Pianzola si sarebbe parlato, infine, anche di Centro studi. L'amministrazione comunale, infatti, sotto la spinta in particolare di Orvieto libera, ha fretta di ristrutturare la scuola, con una struttura organizzativa e gestionale più snella e aprendola ai privati. Un progetto che non è ancora noto in tutti i suoi dettagli, ma che passa per essere una sorta di ridimensionamento del centro di formazione che non a caso dovrà trasferirsi presso il costituendo (?) museo della Ceramica.

Pubblicato il: 18/03/2012

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