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O la borsa o la vita

Cittadinanazattiva sul tiket. "Segnaliamo che recenti disposizioni interne al nosocomio orvietano, S. Maria della Stella, stanno impedendo di fatto ai pazienti e agli utenti in genere, la libera scelta dei medici specialistici"
LISTE DIATTESA: Manuale di sopravvivenza per i cittadini ovvero se non si muove chi ci amministra, ci muoviamo noi

di Cittadinanzattiva

Astenendoci dall'elencare di nuovo cifre, aumenti e costi aggiuntivi gravanti sulla spesa sanitaria individuale dei cittadini umbri, dati già ampiamente diffusi dalla carta stampata e online, ci preme tuttavia sottolineare ed evidenziare il clima di preoccupato allarme sociale che si sta generando tra la popolazione, in particolar modo tra quella meno abbiente quindi più bisognosa di attenzioni e riguardi.

I vertici del potere regionale, presidentessa della giunta e assessore delegato alla sanità in testa a tutti, si stanno affannando e prodigando in queste ore per dimostrare che le misure adottate, rese inevitabili dai tagli dei trasferimenti di risorse finanziarie statali, vanno nel segno dell'equilibrio tra aspettative e reale tutela della salute pubblica, ma al di là delle migliori intenzioni, il dato concreto è che a risentirne saranno le già tartassate tasche dei cittadini contribuenti.

Urge, a questo punto, rimarcare tre aspetti della intera questione che riteniamo prioritari.

Il primo riguarda il fatto che dette misure sono state assunte in modo unilaterale e ancor peggio senza il necessario confronto con le categorie sociali e le associazioni di base operanti nel settore dell'assistenza socio sanitaria.

Il secondo aspetto  può essere espresso sotto forma di domanda: a quando la riforma complessiva degli assetti organizzativi del Servizio Sanitario Regionale al fine i pervenire in tempi più celeri possibili alla auspicata riduzione delle ASL  e di superamento di provvedimenti tampone estemporanei e non strutturali? Attendiamo risposte dai competenti uffici di governo.

Il terzo ed ultimo aspetto risiede nella circostanza che ci sentiamo in diritto di chiedere conto, a chi di dovere della entità dei premi di produttività erogati dalle direzioni amministrative e sanitarie delle attuali ASL dell'Umbria perché, se è vero che sono stati ottenuti dei sufficienti risultati di gestione, è pur vero che tali risultati  sono andati a scapito della qualità e quantità dei servizi erogati. Segnaliamo inoltre che recenti disposizioni interne al nosocomio orvietano, S. Maria della Stella, stanno impedendo di fatto ai pazienti e agli utenti in genere, la libera scelta dei medici specialistici che debbono provvedere alle loro cure e sulle cui capacità professionali, indubbiamente elevate, pesa però il  disordine normativo e la confusione organizzativa.

Pubblicato il: 09/03/2012

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