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Neve e gelo, olivicoltura a rischio

Il rischio è di un raccolto del 20 - 30% in meno. Anche se, per la verità, stime più veritiere potranno essere fatte solo più avanti

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ORVIETO - Neve e gelo, olivicoltura a rischio. Sono decine e decine i produttori olivicoli dell'Orvietano preoccupati per i danni del maltempo.

Secondo i dati Confagricoltura, il rischio è di un raccolto del 20 - 30% in meno. Anche se, per la verità, stime più veritiere potranno essere fatte solo più avanti. Due i problemi che concorrono a tenere in ansia i produttori di olio extravergine. "Il peso della neve ha spezzato i rami - spiega il direttore di Confagricoltura Orvieto, Paolo Maiolini - e questo è un problema per la pianta. C'è poi il rischio che gli olivi che hanno maggiormente sofferto a causa del freddo si spacchino al rialzo delle temperature, con la ripresa vegetativa".

E' per questo che, per avere stime attendibili degli eventuali danni, occorrerà aspettare ancora qualche settimana. Tuttavia, le previsioni non sono delle migliori. Soprattutto nelle zone dove la neve è stata più abbondante e la colonnina di mercurio è scesa di parecchi gradi sotto lo zero si rischia, al momento, un calo della produzione tra il 20 e il 30%.

C'è, dunque, molta preoccupazione per un settore già in crisi, alle prese con i forti aumenti dei costi di produzione e delle imposte e in perenne guerra sul fronte della remuneratività. Basti pensare che, attualmente, il prezzo medio dell'olio extravergine di oliva nell'Orvietano si aggira attorno ai 6,50 - 7 euro al chilo, laddove la soglia di remunerazione, secondo le cifre di Confagricoltura, sarebbe di 10 euro al chilo.

 

Pubblicato il: 03/03/2012

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