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Torna a riunirsi l'Osservatorio per le tossicodipendenze. Preoccupazione per droga ed alcol

"E' di fondamentale importanza - ha detto il comandate della compagnia dei carabinieri di Orvieto, il capitano Giambattista Fumarola - il ruolo della famiglia. Il consumo delle sostanze avviene spesso in casa e i genitori non sono in grado di accorgersi di ciò che avviene quasi sotto i loro occhi"

ORVIETO - Un fenomeno molto diffuso ed evidente che bisognerebbe contrastare maggiormente con incontri nelle scuole, con l'ascolto in famiglia, con centri culturali (cinema, biblioteche) che nei popolosi quartieri ai piedi della Rupe mancano del tutto. Sono alcuni degli spunti emersi all'Osservatorio permanente sul fenomeno delle tossicodipendenze che, dopo oltre un anno e dopo la recente inchiesta "Fiesta" dei carabinieri, è tornato a riunirsi. Presenti i rappresentanti dei Comuni dell'Orvietano, del Sert, delle scuole superiori, delle forze dell'ordine, il terzo settore.

"E' di fondamentale importanza - ha detto il comandate della compagnia dei carabinieri di Orvieto, il capitano Giambattista Fumarola - il ruolo della famiglia. Il consumo delle sostanze avviene spesso in casa e i genitori non sono in grado di accorgersi di ciò che avviene quasi sotto i loro occhi".

Dal Sert è giunto un segnale d'allarme anche per altri tipi di dipendenze. "Grave è anche il problema legato al consumo di alcool e delle nuove dipendenze che stanno emergendo, come ad esempio quella da gioco d'azzardo" ha detto il rappresentante del servizio.

Di seguito gli interventi di quanti vi hanno partecipato:

Aprendo la discussione sull'Osservatorio, la Presidente nonché Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali Roberta Tardani, ne ha sottolineato "l'importanza quale strumento di conoscenza del fenomeno delle dipendenze sul nostro territorio, nonché raccordo ed integrazione tra i vari componenti".
Nel corso del dibattito che è seguito, il rappresentante della Polizia di Stato ha sottolineato l'importanza di "proseguire gli incontri di informazione/formazione nelle scuole" aggiungendo che "potrebbe essere interessante ed utile avvalersi del web per diffondere le notizie informative visto che ormai la 'rete' è parte integrante della vita dei giovani".
Per il mondo della scuola il rappresentante del Liceo Scientifico ha sottolineato "l'importanza e l'efficacia del gruppo dei pari che da anni è attivo negli istituti e dello sportello psicologico che raccoglie gli studenti e le loro famiglie", mentre per il rappresentante dell'Alto Orvietano "è di fondamentale importanza comprendere la gravità del problema dal punto di vista sociale-culturale perché il fenomeno è molto diffuso e molto evidente. Soprattutto nelle zone popolose, per esempio Ciconia, mancano dei centri culturali (biblioteca, cinema, ecc.) che i ragazzi possano frequentare".
Il rappresentante dell'Istituto Comprensivo di Allerona ha invece sottolineato l'importanza degli "incontri nelle scuole da parte di esperti".
Da parte del responsabile del Sert di Orvieto è seguita poi l'illustrazione di come il fenomeno delle dipendenze stia cambiando negli anni. "Il servizio che si occupa prevalentemente della tossicodipendenza conclamata e ha in carico persone da tanti anni - ha affermato - non intercetta l'uso di cocaina e di cannabis, sostanza il cui consumo  viene molto sottovalutato anche per le conseguenze biologiche che può comportare. Grave è anche il problema legato al consumo di alcool e delle nuove dipendenze che stanno emergendo, come ad esempio quella da gioco d'azzardo. Ciò che risulta ancora difficile in questo momento è il  monitoraggio del fenomeno e in questo senso l'Osservatorio può essere uno strumento molto importante di analisi".
Al riguardo i rappresentanti dell'Amministrazione Penitenziaria hanno osservato che "non è solo importante intercettare il fenomeno ma lavorare anche sull'ascolto e sul dopo-pena. L'età dei detenuti per i reati legati alla tossicodipendenza si abbassa e, una volta usciti dal carcere, occorre pensare al loro reinserimento. Per questo motivo l'Amministrazione Penitenziaria propone di incontrare i ragazzi nei luoghi di aggregazione (scuole ed ambienti extrascolastici)".
Molto vicini nei loro interventi sono stati il rappresentante del Comune di Porano e il Comandante dei Carabinieri di Orvieto, entrambi, infatti hanno affermano che "è di fondamentale importanza il ruolo della famiglia. Il consumo delle sostanze avviene spesso in casa e i genitori non sono in grado di accorgersi di ciò che avviene quasi sotto i loro occhi; è importante quindi aiutare e sostenere i giovani nelle relazioni sociali ma soprattutto sensibilizzarli sull'uso nocivo delle sostanze piuttosto che sulle sanzioni amministrative, puntare cioè sulla consapevolezza dei danni fisici che l'uso reiterato delle sostanze comporta".
Rilevante anche l'intervento della rappresentante dei centri giovanili la quale ha riferito che "tra i ragazzi è molto diffusa la convinzione secondo la quale l'uso di sostanze non provoca conseguenze. E' utile interessare i giovani attraverso l'esperienza diretta ed investire sulla costruzione di 'strade' alternative (cultura, musica, sport, ecc.)". 
"Una possibilità potrebbero essere gli oratori". Come rappresentato dai due sacerdoti presenti all'incontro "molti giovani li frequentano e li utilizzano per parlare delle proprie esperienze".
A conclusione dell'incontro il rappresentante del Consiglio Comunale di Orvieto ha sottolineato l'importanza dell'Osservatorio e l'opportunità di incontrarsi più spesso,ovvero "l'importanza del confronto è utile per creare nuove idee e per far circolare le informazioni, non per trovare la soluzione più adatta, ma per proporre interventi ciascuno nella propria area".
"Il prossimo incontro dell'Osservatorio - ha anticipato nelle sue conclusione l'Assessore Tardani - servirà a condividere le idee progettuali che andranno trasformate in azioni sul territorio".

Pubblicato il: 28/02/2012

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