FINE SETTIMANA DI GRANDI EMOZIONI A MANCINELLI

Nel calendario del Teatro Mancinelli di Orvieto si è appena concluso un week-end caratterizzato da due appuntamenti fortemente applauditi per la carica emotiva che li ha contraddistinti.
Venerdì scorso (24 febbraio) si è tenuta l'OPEN CLASS aperta al pubblico in occasione della chiusura del WORKSHOP DI ALTA FORMAZIONE PER ATTORI PROFESSIONISTI organizzato da ArTè Teatro Stabile d'Innovazione sotto la direzione del regista ed attore MAURIZIO PANICI, Direttore Artistico di ArTè.
All'appuntamento al Teatro Mancinelli di Orvieto erano presenti anche l'Assessore alla Cultura del Comune di Orvieto Marco Marino, il Presidente del Consiglio Comunale Marco Frizza e il vicesindaco Roberta Tardani che insieme al pubblico, alla fine dell'open class, hanno salutato attori e regista con lunghi applausi di apprezzamento. Dopo la tensione iniziale, davvero convincenti sono state le performance di tutti gli attori che, nella decina di minuti a disposizione per ognuno di loro, hanno messo in scena i loro progetti individuali, nonché il lavoro di gruppo svolto nei giorni del workshop, che ha avuto come tema di fondo "il sogno e il desiderio". Grande la soddisfazione degli attori (giovani artisti provenienti da tutta Italia) che sono riusciti a coinvolgere i presenti e a rendere tutto assolutamente emozionante, e del regista Maurizio Panici per l'impegno di coloro che hanno partecipato al workshop lavorando con professionalità e costanza.  
Il workshop, che nei 12 giorni in cui si è svolto ha affrontato tematiche come l'arte e la recitazione, lo stare in scena, il lavoro di gruppo ed individuale, il rapporto tra musica e parola, è nato con l'obiettivo di offrire un percorso di alta formazione rivolto ad attori professionisti che potrebbero, tra l'altro, essere coinvolti nelle nuove produzioni di ArTè, organismo teatrale con un ampio progetto di produzione di spettacoli fortemente legati alla drammaturgia contemporanea.

Domenica scorsa (26 febbraio) sul palcoscenico del Mancinelli si è invece esibita la Compagnia Mvula Sungani nello spettacolo Italia, la mia Africa del grande regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, noto per la raffinatezza e l'innovazione dei suoi lavori (portano la sua firma le coreografie di alcuni noti programma televisivi di Rai 1 come "Uno Mattina" e di Rai 3 come "Alle falde del Kilimangiaro") e per le sue collaborazioni con stelle della danza nazionale ed internazionale.
La nuova creazione di Sungani, che trae ispirazione dalla storia della sua famiglia, è una lettura del passato e del presente della nostra Nazione, un racconto sull'integrazione fra etnie diverse, attraverso storie di immigrati ed emigranti. Una danza priva di barriere e oscillante tra balletto moderno ed etnico, tra il classico e la sperimentazione, in cui le sculture umane che si sono composte e scomposte durante le coreografie, la grande forza degli interpreti, le luci, le proiezioni e la musica dal vivo del M° Riccardo Medile si sono sapientemente miscelate divenendo un qualcosa di unico, tripudio di arte e di emozioni.
I protagonisti della performance (sei danzatrici tra cui l'étoile Emanuela Bianchini e due danzatori) intrecciando e sovrapponendo i loro corpi scultorei hanno realizzato figure innovative e di particolare bellezza, dando vita con esemplare professionalità alle lodevoli coreografie di Mvula Sungani e creando così uno spettacolo variato ed originale.
Applausi lunghissimi alla fine dello spettacolo per tutti gli interpreti, meritevoli di aver presentato al pubblico del Mancinelli (che aveva avuto modo di apprezzare la Compagnia già nel 2010 in "Non solo Bolero") uno spettacolo di grande impatto e di altissimo livello qualitativo.

(Le foto di "Italia, la mia Africa" in allegato sono di Massimo Achilli)