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RPO, non ci fu danno erariale

La Corte di Conti ha assolto con formula piena tutti i 12 imputati, membri dei due consigli di amministrazione di "Risorse per Orvieto" accusati di aver sperperato inutilmente il capitale della società

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ORVIETO - Nessun danno erariale. La Corte di Conti ha assolto con formula piena tutti i 12 imputati, membri dei due consigli di amministrazione di "Risorse per Orvieto" la società creata nel 2004 per la messa a valore della caserma Piave, esperienza poi chiusa senza che venisse portato a termine il compito affidato.

La procura ipotizzava un danno erariale complessivo per le casse del Comune, socio unico della Spa, per circa un milione di euro. Soldi che secondo l'accusa avrebbero dovuto tirare fuori in quota parte (a secondo il tempo di permanenza nel cda) il presidente di Rpo Franco Raimondo Barbabella e i coniglieri Sandro Gulino, Marcello Fugge, Stanislao Fella, Giuseppina Foschi, Danilo Pietrini, Mauro Meucci, Arnaldo Olimpieri, Americo Maresci, ma anche i tecnici nominati dall'ex sindaco Stefano Mocio, come il direttore generale del Comune Claudio Pollini, i dirigenti Alvaro Rosati e Mario Angelo Mazzi.

Per tutti assoluzione con formula piena.

Il presidente Barbabella sin dall'inizio dell'inchiesta 2009 aveva messo la sua difesa nelle mani di una articolata memoria mirata a dimostrare non solo il corretto operato di Rpo ma anche tutti i "sabotaggi" operai del tempo dal Comune. Come noto sul destino della ex Spa si è giocata una dura resa dei conti, tutta politica.

Pubblicato il: 25/02/2012

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