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Orvieto. La metà dei commercianti non emette lo scontrino

E' il risultato di due mesi di controlli della tenenza della Guardia di Finanza di Orvieto. Ma c'è anche un significativo aumento delle chiamate dei cittadini al 117 per segnalare episodi di violazioni fiscali

foto di copertina

ORVIETO - Ad Orvieto la metà dei commercianti non rilascia lo scontrino fiscale. Il dato emerge dai controlli dell'ultimo bimestre condotti dalla tenenza della Guardia di Finanza di Orvieto. Su 97 controlli mirati in materia ad Orvieto sono stati accertati ben 43 casi di mancata emissione dello scontrino fiscale. Nella fattispecie c'è chi non emette alcuno scontrino e chi rifila al cliente un documento non fiscale al posto dello scontrino. Il dato è riferito agli ultimi due mesi di attività della Guardia di Finanza di Orvieto e, secondo le statistiche della tenenza, si tratterebbe di una tendenza all'aumento. Il vizio più frequente di "dimenticare" lo scontrino ce l'avrebbero professionisti, gestori di bar, ristoratori e centri estetici. A fronte di reiterate violazioni accertate dalle fiamme gialle, è stata chiesta anche la chiusura ovvero la sospensione della licenza per uno di questi 43 casi. Si tratta di una pizzeria.

Di pari passo ad Orvieto, gli uomini delle fiamme gialle guidati dal tenente Davide Baglioni, hanno notato però anche un significativo aumento delle chiamate dei cittadini al 117 per segnalare episodi di violazioni fiscali, "segno - afferma Baglioni - di un maggior senso di responsabilità da parte della popolazione dell'Orvietano". 
Le fiamme gialle, nell'ultimo bimestre, su sette controlli effettuati nel settore del contrasto del lavoro sommerso, hanno rilevato la presenza di 17 lavoratori completamente "in nero".

Molti di questi sono stati scovati nel settore della ristorazione e dei locali notturni. Si tratta nello specifico di due ristoranti, una pizzeria, un locale notturno e unn distributore di carburante.  Intanto, sempre in tema di evasione fiscale, la tenenza di Orvieto sta continuando a portare avanti il lavoro di verifica sugli affitti. Obiettivo: smascherare i finti contratti di comodato ad uso gratuito. In questo settore i controlli hanno consentito di recuperare a tassazione ben 34mila euro di elementi positivi di reddito non dichiarati dai proprietari.

Infine, la Guardia di Finanza ha eseguito alcuni controlli e sequestrato diverse dosi di hashish provvedendo contestualmente agli accertamenti ad inoltrare le relative segnalazioni alla procura di Terni competente per territorio. Numeri e quantità non vengono meglio specificati.

Pubblicato il: 25/02/2012

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