Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Sguardo al futuro.
Il bicchiere è mezzo pieno

Il giudice Baglioni rimanda a giovedì prossimo la decisione sul concordato preliminare. Fausto Galanello fa il punto con noi sulla situazione Elettrosys s.r.l.

Economia

La decisione del giudice curatore riguardo alla concessione del concordato preventivo all'Itelco, prevista per questa mattina alle 12 presso il tribunale di Orvieto, è stata procrastinata a giovedì 5 febbraio prossimo. Infatti il magistrato incaricato, il dott. Baglioni, subentrato da poco nell'incarico, ha chiesto un tempo ulteriore per maturare la decisione.
Quindi tutto è rimandato di qualche giorno. Nel contempo la situazione alla Elettrosys s.r.l., che gestisce le attività dell'Itelco dopo l'accordo raggiunto a settembre, dà segnali contraddittori.
Al di là delle assicurazioni dell'assessore allo sviluppo economico della regione Ada Girolamini sul trend positivo della Elettrosys s.r.l., non sono stati rinnovati alcuni contratti trimestrali di personaggi chiave nel settore amministrativo, finanziario, commerciale, risorse umane. Questo fa ipotizzare il trasferimento di alcune funzioni chiave in un'altra sede del gruppo di Terenziani.
Fausto Galanello, segretario della Cgil di Orvieto, afferma che per"ipotizzare scenari è troppo presto. Il trasferimento di alcune funzioni alla sede centrale di un gruppo è prassi organizzativa abbastanza comune. Importante è invece seguire le scelte quotidiane, perché siano effettivamente tese al rilancio dell'attività produttiva ed alla valorizzazione delle specificità dello stabilimento orvietano. Dobbiamo sapere cosa succede oggi -continua Galanello- e cosa rappresenta nella strategia della proprietà. Il resto sono ipotesi che indicano più il carattere ottimista o pessimista di chi le formula piuttusto che la realtà ". Sul fatto che l'accordo con Terenziani sia costato il posto a decine di lavoratori, Galanello ha le idee chiare."Abbiamo ottenuto quanto era possibile in quel momento. Se abbiamo perduto decine di posti, altrettanti ne abbiamo conservati. L'altra soluzione era il fallimento. La situazione Itelco va osservata con attenzione e continuità, ma soltanto tra un anno, a scadenza del contratto a tempo determinato degli assunti, avremo la possibilità di verifica. Se quei lavoratori otterranno un contratto a tempo indeterminato sarà buon segnale, altrimenti no. Tra due anni, poi, scadranno le agevolazioni previste oggi per l'impiego dei lavoratori Elettrosys e quella sarà un'altra importante tappa. L'azienda dovrà allora decidere necessariamente sulla sua disponibilità ad operare sul mercato". Altro sintomo strano del rapporto operai, nuova proprietà e sindacati è il fatto che non si sono ancora costituite le Rappresentanze sindacali unitarie. Galanello offre due chiavi di lettura." Il motivo che i sindacati siano rimasti fuori dalla Elettrosys può essere determinato dalla diminuita affezione degli operai nei confronti delle organizzazioni sindacali. Ma anche dal fatto che chi ha un contratto a tempo determinato è in attesa di un rinnovo e non può quindi permettersi schieramenti". Ipotesi entrambi possibili, che comunque certificano che una funzione importante nell'azienda, quella del controllo di questa delicata fase da parte degli operai, non è attiva.

Pubblicato il: 28/01/2004

Torna alle notizie...