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Umbria-Marche insieme per rilanciare l''Italia di mezzo'

Bracco "turismo e cultura fattori trainanti"

L'esigenza di portare avanti azioni che leghino la cosiddetta Italia mediana, una collaborazione cioè tra regioni limitrofe anche nelle politiche del turismo e della cultura è stata al centro di un incontro che si è svolto nel Palazzo Ducale di Camerino, organizzato dall'Associazione di cultura politica "Nuovo riformismo" in collaborazione con l'Università di Camerino. All'incontro erano presenti l'assessore regionale alla cultura e turismo dell'Umbria, Fabrizio Bracco, gli assessori regionali alla cultura, Marcolini, al turismo, Moroder, all'industria ed artigianato, Giannini, ed alle politiche agricole, Petrini, della Regione Marche, oltre ai sindaci di Camerino,Fabriano e Macerata, al rettore dell'università di Camerino ed all'europarlamentare Roberto Gualtieri.

  "Umbria e Marche, ha affermato Bracco, sono legate da un retroterra storico, culturale, economico e sociale largamente omogeneo. L'esperienza del terremoto del 1997, della gestione dell'emergenza e del modello di ricostruzione esemplare che insieme abbiamo portato avanti e che dobbiamo sempre ricordare e rivendicare, deve vederci ancora impegnati nel mettere in campo progetti di sviluppo per continuare una traiettoria a quei tempi avviata e non compiuta, ma anche per rispondere alla crisi in atto (es. Antonio Merloni, Faber, etc.). Penso a come, dopo la fase della ricostruzione e a quella in atto dell'infrastrutturazione viaria (con il progetto "Quadrilatero"), che determinerà nuove condizioni di accessibilità e di potenziale attrattività per le due regioni, sia necessario concentrare gli sforzi e le iniziative per promuovere un nuovo sviluppo. In questo senso è importante la progettualità che si sta avviando nella logica del Distretto Culturale Evoluto (DCE) tra il fabrianese e l'eugubino-gualdese, il Parco nazionale dei Monti Sibillini ed infine guardare oltre i confini regionali, il cui superamento dal 2013 diventerà rapidissimo dalle Marche verso Foligno e per andare verso Terni-Roma o verso Perugia-Firenze. Ciò renderà anche il mare Adriatico più vicino, con una potenziale ricaduta positiva sul turismo balneare. Penso infine alla strutturazione dei percorsi delle vie storiche e religiose, penso alla direttrice Roma-Assisi-Loreto, alle vie francescana e lauretana".

Pubblicato il: 24/02/2012

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