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Piccioni e funghi minacciano il Duomo di Orvieto

Il sistema antipiccione va continuamente in tilt. Un fungo la fa da padrone sulle pareti a nord e su quella posteriore. Dal 28 febbraio arrivano le impalcature per la ripulitura e in primavera i falconieri

foto di copertina

ORVIETO - Piccioni e funghi, il Duomo di Orvieto chiede aiuto: è una guerra impari quella contro l'umidità, ma soprattutto contro i volatili che ormai in continuazione mandano in tilt il sofisticato impianto antipiccione, installato diversi anni fa a protezione del gioiello del gotico italiano. Un sistema che doveva sconfiggere la piaga rappresentata da questi odiati pennuti e che, invece, i piccioni stessi sembrano essere riusciti a bypassare. Ormai sempre più frequentemente, infatti, l'impianto non funziona.

E fuori uso lo è anche adesso, orami da qualche mese, al punto che in alcune parti gli escrementi dei piccioni si scorgono facilmente ad occhio nudo. La sfacciataggine dei volatili è arrivata addirittura ad oltraggiare il loggiato, dove volentieri trascorrono la notte. O almeno trascorrevano, perché adesso l'Opera del Duomo si è vista costretta a correre ai ripari e, d'intesa con la Soprintendenza, ha installato delle reti "invisibili" che impediscono l'accesso agli animali.

Il problema dell'impianto costantemente fuori uso, però, resta. Sarebbero i piccioni stessi a mandarlo in corto per colpa, a quanto pare, dei fili metallici che utilizzano per nidificare.

Il presidente dell'Opera del Duomo, Francesco Venturi, non fornisce una spiegazione tecnica approfondita, di fatto però, "ogni sei sette mesi - afferma - siamo costretti ad un'operazione di ripulitura dal guano e di ripristino dell'impianto. Una soluzione antieconomica e tutto sommato inutile. Per questo - annuncia Venturi - in primavera sarà effettuato un primo sopralluogo da parte dei falconieri per capire come intervenire". Come noto, infatti, la falconeria viene utilizzata professionalmente per l'allontanamento ed il controllo incruento dei piccioni che tanti danni arrecano ai centro storici di tutta Italia.

L'altro problema è l'umidità. Da qualche tempo, un fungo piuttosto invasivo ha conferito un colorito rossastro alla parete nord e alla parete posteriore dell'abside. Sulla prima (quella che si affaccia, per intendersi, verso la gelateria Pasqualetti) torneranno le impalcature a partire dal prossimo 28 febbraio.

"L'intervento di pulizia durerà per tutto il 2012 e i lavori proseguiranno nel 2013 sulla parete absidale - annuncia Venturi - Si tratta di tre stralci di interventi (il primo lo scorso anno ha riguardato la parte inferiore della parete) ciascuno per un ammontare di circa 400mila euro, interamente finanziati dall'Opera del Duomo, ovvero senza intervento diretto né della Soprintendenza né dello Stato". 

Pubblicato il: 16/02/2012

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