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NOTIZIE CORSIVI

Il coordinamento dell'Intercom di Protezione Civile dell'Orvietano si prepara alla nuova emergenza neve e gelo annunciata per venerdì, sabato e domenica

Domani scuole aperte. In caso di peggioramento, nella tarda mattinata potrebbe essere decisa l'uscita anticipata.  I sindaci hanno posto alla Regione, alla Prefettura e all'ASL 4 il problema della carenza nella dotazione delle strutture sanitarie di Orvieto, di automezzi idonei ad intervenire in casi di emergenza

Si è svolta questa mattina in Comune ad Orvieto la conferenza stampa per tracciare il bilancio della prima settimana di emergenza neve, in vista soprattutto della nuova ondata di precipitazioni nevose e freddo preannunciata a partire da domani. Sono intervenuti il Sindaco Antonio Concina, l'Assessore alla Protezione Civile Claudio Margottini, il dirigente del Settore tecnico comunale Mario Angelo Mazzi, il responsabile del Centro Servizi Manutentivi Domenico Buonasera, il Responsabile della Protezione Civile Giuliano Santelli e il coordinatore degli interventi della Protezione Civile Luca Gnagnarini.

"In questi giorni - ha detto il Sindaco Antonio Concina - la struttura di emergenza nella sua complessità ha lavorato molto bene dimostrando prontezza encomiabile, come la maggioranza dei cittadini hanno riconosciuto. Un'emergenza gestita in maniera soddisfacente, salvo qualche casolare isolato dove però siamo arrivati in tempo per evitare situazioni di particolare gravità. Qualcuno è stato raggiunto più tardi in quanto ci sono delle priorità da rispettare, ma alla fine la soddisfazione è stata generale. La struttura ha lavorato in stretto coordinamento con i Sindaci del comprensorio scambiandosi informazioni e risorse. In questo senso, nei giorni scorsi, ho chiesto alla presidente della Regione di chiedere a sua volta lo stato di calamità che equivale a mettere in atto le procedure e gli strumenti più veloci per intervenire. E proprio stamattina, insieme con tutti i sindaci dell'Orvietano abbiamo concordato la comunicazione che ho inviato alla Presidente della Regione Umbria, al Prefetto di Terni, all'Assessore Regionale alla Sanità, al Direttore Generale dell'ASL 4 e al Responsabile del Distretto Sanitario di Orvieto con la quale, a seguito delle condizioni meteo verificatesi in questi giorni nell'orvietano, da parte della Asl n. 4 si è evidenziata la mancanza di automezzi idonei ad intervenire in casi di emergenza. In particolare nessuna vettura o ambulanza 4x4 per i soccorsi nelle case isolate, nessuna possibilità per la Guardia Medica, per l'assistenza domiciliare, per il trasporto dei dializzati, di garantire un servizio efficiente e puntuale.
In questi giorni la struttura della Protezione Civile Comunale, la Scuola di Addestramento e Specializzazione della Guardia di Finanza e i Vigili Urbani di Orvieto, hanno provveduto ad accompagnare i medici ed il personale sanitario per i prelievi presso i pazienti, e i dializzati con mezzi fuoristrada dalle loro abitazioni o uffici di riferimento presso la struttura ospedaliera.
Con il nuovo avviso meteo diramato dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che per venerdì 10 sabato 11 domenica 12 febbraio prevede forti nevicate anche nella nostra zona, le nostre strutture potrebbero non garantire l'insieme di tutti i servizi svolti nei giorni scorsi, di qui l'esigenza di un incontro urgente per affrontare queste problematiche. Per quanto ci riguarda potremo garantire, tramite la disponibilità della Guardia di Finanza, solo il servizio per i dializzati.
La situazione precedente l'abbiamo gestita bene e se arriverà un'altra perturbazione lavoreremo  come sempre. La raccomandazione che facciamo ai cittadini è di non farsi prendere dal panico e di collaborare con la ragionevolezza, rispetto ai reali bisogni, precisando che, anche in questo caso, la completezza della comunicazione è fondamentale rispetto alle indicazioni che vengono date ai soccorsi. Le scuole sono state gestite nella maniera adeguata, solo un problema con gli impianti della Provincia al liceo classico. Domani si va a scuola. Se peggiora in mattinata, potremmo decidere di anticipare l'uscita. Non ho recriminazioni da fare e sento di estendere un elogio assoluto a coloro che in questi giorni hanno lavorato".

"Purtroppo le previsioni meteo di domani danno venti da nord-est a circa 40 nodi - ha detto Giuliano Santelli, Responsabile della Protezione Civile di Orvieto - per domani la neve dovrebbe manifestarsi a partire dalla tarda mattinata. Quindi è già in atto l'allerta di tutte le strutture. Ci siamo coordinati con CSM, volontari, Guardia di Finanza, Provincia di Terni e Cantonieri, Polizia stradale e Forestale, Vigili del Fuoco e Forze dell'ordine, comprese le ditte private. In queste ore la Coldiretti di Terni ha comunicato l'elenco delle 25 aziende agricole associate che si sono rese disponibili ad intervenire in caso di necessità con i propri mezzi a supporto degli enti. Si tratta di aziende agricole di Orvieto, Baschi, Ficulle, Fabro, Parrano, Montecchio, Guardea, Alviano, Lugnano in Teverina, Amelia, Attigliano, Monteleone, Castel Viscardo, Allerona, San Venanzo.
Rispetto all'attività svolta dall'1 all'8 febbraio, posso dire che anche laddove siamo arrivati dopo, lo abbiamo fatto avendo però definito le priorità che sono le case di cura, l'Ospedale, le strutture sanitarie. Siamo intervenuti sulla viabilità secondaria, dalle frazioni più lontane al centro città, con un dispiego di risorse umane e di materiali non indifferente. Serve un più stretto raccordo con le strutture sanitarie che c'è stato ma va migliorato. Elogiamo l'attività del Distretto, dell'Assistenza Domiciliare e dell'Ospedale, però l'unico aspetto negativo è proprio quello dei mezzi perché non è accettabile che, per la conformazione che ha il nostro territorio in termini di estensione chilometrica e di caratteriste fisiche e geografiche del suolo, non ci siamo mezzi 4x4 in dotazione delle strutture sanitarie. A questa disfunzione hanno sopperito i Vigili Urbani di Orvieto e la Guardia di Finanza che hanno garantito agli operatori sanitari di effettuare prelievi domiciliari a persone impossibilitate a muoversi, ma anche la regolarità dell'assistenza domiciliare e le dialisi programmate. 
Su sollecitazione della Società Autostrade sono state predisposte delle aree di ricovero per autotreni in caso di chiusura dell'arteria nazionale. Complessivamente dal 1° all'8 febbraio  abbiamo effettuato 346 interventi di cui 15 per liberare e soccorrere le case isolate. La frazione di Torre San Severo ha subito la situazione peggiore. Mi limito a dire che l'intervento per arrivare da una famiglia isolata in località Sambuco ha richiesto 11 ore di lavoro, con i conseguenti imprevisti rispetto ai mezzi utilizzati e che hanno imposto di ricorrere ad altri mezzi messi a disposizione delle aziende private. Altri interventi complessi hanno richiesto otto ore. Sono stati percorsi 125 km di strade comunali, 80 km di strade vicinali, e poi c'è stato il controllo dei centri frazionali che sono distribuiti su un territorio molto vasto, tanto che ci siamo spinti fino a San Venanzo".

"Nei prossimi giorni - ha anticipato Luca Gnagnarini coordinatore degli interventi della Protezione Civile - la Giunta Comunale provvederà a formalizzare un provvedimento per finanziare le spese sostenute, in considerazione del fatto che oltre ai mezzi comunali si è dovuto fare ricorso anche alle ditte esterne dislocate su tutto il territorio, le quali sono state fondamentali perché ci hanno permesso di fronteggiare tutta l'emergenza. I costi riguardano le voci più disparate: dai carburanti alla riparazione antincendio o per avaria degli automezzi che in questi casi è necessaria, poi la fornitura di gas e l'acquisto di alimenti. Quasi 600 quintali è il quantitativo di sale antigelo che è stato gettato sulle strade, quanto all'approvvigionamento per la nuova emergenza neve in magazzino sono stoccati 250 quintali di scorta. La società Autostrade ne ha messi a disposizione gratuitamente oltre 100, il resto è stato reperito dalle ditte locali e anche da fuori regione". 

"Abbiamo rilevato che un evento meteorologico di questa intensità - ha spiegato il dirigente del Settore Tecnico Mario Angelo Mazzi - nelle nostre zone critiche del Monte Peglia e di Torre San Severo in dieci anni si è verificato tre volte. Risulta perciò impensabile per qualsiasi struttura comunale poter disporre di mezzi tanto costosi che verrebbero utilizzati in casi eccezionali. La soluzione quindi, è quella di istituzionalizzare e codificare quanto prima delle sinergie pubblico/private che consentano alle ditte private di intervenire con mezzi adeguati. Per quanto riguarda la tipologia degli interventi, va precisato che il CSM tiene libera la viabilità comunale mentre il volontariato della protezione civile fa il resto. Questo significa che per ogni emergenza il CSM ha un piano che prevede delle priorità ed interviene prima di tutto sulle arterie comunali principali che, altrimenti, comprometterebbero la funzionalità delle istituzioni e le attività principali. Poi c'è il volontariato di protezione civile che è organizzato e allertato per dare una risposta puntuale alle esigenze soggettive. Il problema più serio si verifica nelle campagne dove l'arteria comunale arriva mediamente 3 km prima di una strada vicinale o poderale, quindi si pone il problema di verificare le case isolate. I vicoli del centro storico sono importanti ma vengono dopo le altre priorità e comunque, anche in questo caso, ci siamo attrezzati con spargisale a mano". 

"Al nord - ha aggiunto al riguardo Giuliano Santelli - molti sindaci hanno emanato ordinanze specifiche che obbligano i cittadini a tenere pulito davanti la propria abitazione. Nel ribadire però che le priorità sono prima di tutto le emergenze socio-sanitarie, va anche affermato il concetto dell'auto-protezione che va esteso a vari aspetti della società, comprese le scuole". 
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Per segnalazioni la Protezione Civile ha attivato 3 numeri di telefono: 0763.306410 - 0763.306418 - 0763.306419 


Pubblicato il: 09/02/2012

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