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Acqua. Un Consiglio comunale aperto

È richiesto da Maurizio Conticelli per affrontare la situazione di disagio che si è creata

Politica

Maurizio Conticelli chiede la convocazione del Consiglio comunale di Orvieto per discutere con tutti i soggetti coinvolti, dalle associazioni dei consumatori agli Enti alle forze politiche, della situazione di generale disagio creata dalla gestione del Servizio Idrico integrato.

Registriamo-annota Conticelli-spiacevoli incertezze nell'andamento gestionale affidato al S.I.I. che rischiano di comprometterne il funzionamento, come pure di creare difficoltà all'ATO nei suoi compiti di controllo e di programmazione. I cittadini, prima ancora delle Istituzioni, stanno vivendo sulla loro pelle una fase di rodaggio che andava assolutamente evitata: si va dagli ingiustificati ritardi nella lettura dei contatori, ad una bollettazione"a sorpresa", dalla mancanza di un'adeguata azione informativa all'utente, sino alla carenza quali-quantitativa degli sportelli ubicati sul territorio, dalle modalità di esecuzione degli interventi - troppo spesso appaltati a terzi - alle insufficienti azioni in termini occupazionali. Senza parlare poi della proliferazione dei consigli di amministrazione del S.I.I. e dei suoi soci e dei criteri adottati per la nomina degli amministratori. Le attese per un servizio migliore sono purtroppo lontane dal verificarsi, laddove era stato garantito il superamento della frammentazione gestionale, la messa a sistema degli impianti, l'ottimizzazione dell'uso delle risorse idriche, la programmazione degli investimenti, la definizione degli standard di qualità del servizio e l'unificazione tariffaria per rispondere ad esigenze di equità e solidarietà. Nemmeno al momento riusciamo a scorgere nel soggetto gestore il management, l'innovazione tecnologica, l'esperienza e la professionalità che erano state evocate. Riteniamo pertanto opportuni sia i richiami che ci risulta siano stati avanzati dall'ATO, sia le iniziative intraprese dalle varie Amministrazioni Pubbliche per acquisire chiarimenti in merito, come fatto recentemente anche dal Sindaco di Orvieto. Ci sembra a questo punto significativo promuovere un ampio confronto tra le parti interessate - Provincia, Comuni, ATO, Associazioni di Consumatori, forze politiche e imprenditoriali, ecc. - per una generale verifica sull'andamento della gestione del servizio idrico sul nostro territorio, da svolgere mediante convocazione di un Consiglio Comunale aperto ai sensi dell'art. 32 del Regolamento Comunale che demanda proprio al Sindaco tale ruolo propositivo".

Pubblicato il: 26/01/2004

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