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L'emendamento. Per una mobilità sostenibile

Di seguito ecco il testo dell'emendamento presentato dall'Assessore alla Mobilità e Trasporti Leonardo Brugiotti denominato "Verso un piano per la mobilità sostenibile della città di Orvieto" che completa  l'atto deliberativo del Piano per la Disciplina della mobilità sul territorio comunale ed approvato ieri dal Consiglio Comunale:

"La città di Orvieto ha rappresentato, negli inizi degli anni '90, un modello virtuoso di gestione della mobilità che, partendo dall'incontrollato aumento delle automobili e dall'enorme aumento del turismo in quel periodo, cercava di ottimizzare gli impatti negativi del traffico (veicolare e pedonale), attraverso un piano per un nuovo assetto della mobilità all'interno del centro storico ed attorno alle pendici della rupe. Tale piano si circostanziava nel progetto di 'Sistema della mobilità alternativa'.

A distanza di oltre 20 anni, i presupposti che portarono a strutturare quel piano sono in larga parte superati dalle nuove politiche di contrasto ai cambiamenti climatici e dalla necessità di contenere l'inquinamento atmosferico in genere. A titolo orientativo si ricorda che, secondo la Commissione Europea, il settore dei trasporti è quello maggiormente responsabile delle emissioni di CO2 in atmosfera mentre, secondo il Ministero dell'Ambiente, lo stesso settore produce oltre il 49% delle emissioni di polveri sottili (PM10) in Italia, di cui oltre il 65% di queste deriva dal trasporto stradale. Quindi il sistema dei trasporti è considerato uno dei maggiori responsabili dell'inquinamento atmosferico e conseguentemente della qualità della vita dei cittadini. Infine, le nuove tecnologie emergenti e la società dell'informazione consentono oggi di implementare nuove forme di mobilità e fruizione degli spazi altrimenti non prevedibili.

 

Sulla base di questi presupposti, la mobilità del XXI secolo deve ottimizzare:

-   l'accessibilità;

-   la vivibilità

-   la sostenibilità ambientale

-   la sostenibilità economica;

-   la fruizione turistica

 

Secondo il Ministero dell'Ambiente, il tema della mobilità sostenibile sta divenendo negli ultimi anni uno degli argomenti di maggiore dibattito nell'ambito delle politiche ambientali locali, nazionali e internazionali che possiamo identificare con l'insieme di azioni volte a ridurre l'impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci.

 

Il miglioramento del sistema dei trasporti, in particolare in ambito urbano, rappresenta una delle priorità per i paesi che vogliono favorire una migliore qualità della vita dei cittadini, in termini di relazioni sociali e culturali, in ambito locale, nazionale e internazionale e nel creare nuove opportunità economiche.

Sempre secondo il Ministero dell'Ambiente, le aree urbane si vanno sempre qualificando come più ambienti dove si lavora, ci si muove, si fanno affari e dove la vita è regolata dalla funzionalità dei servizi pubblici ma anche dai nuovi stili di vita dei singoli cittadini legati ad esempio al tempo libero. La mobilità urbana è diventata una delle più grandi opportunità di sviluppo e nel contempo fonte di problemi della vita contemporanea, il cui maggiore fattore strutturale è legato ai cambiamenti della morfologia urbana e alla trasformazioni dell'intero sistema urbano nel suo complesso. Il traffico urbano è senza dubbio uno dei principali problemi della nostra epoca e le sue conseguenze si ripercuotono su molteplici aspetti della vita degli individui.

 

I 'costi esterni' pagati dalla comunità, generati dal traffico urbano, possono infatti essere tradotti in termini di:

-   emissioni di gas serra

-   inquinamento atmosferico

-   inquinamento acustico

-   congestione da traffico

-   incidentalità

-   consumi energetici.

 

Il traffico delle nostre città è quindi un problema economico, perché distrugge risorse non reintegrabili, come il carburante e, soprattutto, come il tempo.

 

E' un problema ambientale, perché genera effetti negativi in termini di emissioni inquinanti con ripercussioni sulla salute del pianeta e della popolazione.

 

E' un problema sociale perché incide gravemente sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini.

 

Infine, sempre secondo il Ministero dell'Ambiente, per contrastare tutto questo, in generale, occorre stimolare una politica basata su obiettivi comuni da raggiungere e i risultati da realizzare sul territorio, in cui tutti i soggetti coinvolti, quali ad esempio pubbliche amministrazioni, regioni, enti locali, sistema delle imprese, possano contribuire all'utilizzo efficiente delle risorse ed alla condivisione degli obiettivi e degli strumenti per aumentare l'efficacia degli interventi da realizzare. Ma anche i cittadini devono essere sensibilizzati e coinvolti attraverso proposte alternative volte a stimolare la consapevolezza di scelte più opportune nel muoversi in città. È necessario diffondere una vera e propria cultura della mobilità sostenibile per promuovere e sperimentare nuove modalità di trasporto con particolare attenzione ai contesti urbani.

 

L'Amministrazione Comunale di Orvieto, in collaborazione con il Centro Interuniversitario per lo Sviluppo Sostenibile (CIRPS) vuole quindi avviare un percorso di revisione della mobilità generale del territorio, in chiave di sostenibilità ambientale, capace di intervenire su:

-   controllo e riduzione del traffico veicolare nei centri urbani,

-   potenziamento delle flotte del servizio di trasporto pubblico locale con veicoli ecologici e servizi integrativi,

-   sostegno alla mobilità ciclistica,

-   sperimentazione di sistemi di distribuzione delle merci nei centri urbani con veicoli a basso impatto, diffusione dell'infomobilità a servizio dei cittadini,

-   sostegno di misure di messa in sicurezza per la salvaguardia d'utenza debole come i bambini;

-   altro ancora da definire.

 

Pertanto, il provvedimento sulla mobilità vuole semplicemente risolvere alcuni limitati problemi di circolazione del traffico, rimandando tutte le azioni in favore della mobilità al costruendo Piano della Mobilità Sostenibile. Inoltre, lo stesso provvedimento si interseca con quello sul Quadro Strategico di Valorizzazione che ha una funzione assolutamente fluida e dinamica:  avere predisposto due linee di intervento di natura dinamica come la disciplina della mobilità ed il QSV dimostra come l'Amministrazione vuole imprimere un confronto aperto e produttivo con tutte le articolazioni sociali ed economiche presenti sull'intero territorio comunale al fine di andare il più possibile incontro alle esigenze della cittadinanza".

 

 

 

 

Pubblicato il: 01/02/2012

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