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Il dibattito in Consiglio

Di seguito ampi stralci del dibattito in consiglio:

 

Pier Luigi Leoni (PdL): "Il cosiddetto 'piano per la disciplina della mobilità nel territorio comunale' non è il 'piano urbano del traffico' previsto dal codice della strada, e non è neppure un piano. Si tratta semplicemente di alcuni indirizzi che il consiglio comunale dovrebbe impartire alla giunta e al dirigente. Indirizzi dei quali tali organi potrebbero fare a meno, poiché le loro competenze sono direttamente fissate dal codice della strada. Indirizzi che, peraltro, gli stessi organi potrebbero disattendere con provvedimenti motivati. Allora perché la giunta e il dirigente si sono presi la briga di redigere un laborioso documento e di presentarlo al consiglio comunale, mettendo così in agitazione tutta la città e fornendo materia per il risveglio dell'opposizione?

A mio avviso, le motivazioni sono esclusivamente psicologiche. Cerco di sintetizzare: - La tentazione di emanare disposizioni per mettere ordine in un mondo che si presume ne abbia bisogno è irresistibile; chi detiene un minimo di potere non fa altro che pensare a come condizionare la condotta degli altri.- Nei comuni la propensione a emanare disposizioni è incoraggiata dai dirigenti, che aspirano al comprensibile tornaconto di poter dire, quando le cose non vanno: 'Ho fatto quello che mi avete ordinato'.- Vi sono materie, come quella del traffico, che toccano tutti e di cui tutti possono vantare una qualche competenza. È naturale che un po' tutti ne parlino. Gli opinionisti in materia di traffico sono tanti, molti di più dei tifosi di calcio, sempre impegnati a suggerire la migliore formazione della nazionale.- È umanamente comprensibile che consiglieri comunali di minoranza ed ex amministratori comunali, quando si parla di traffico, muoiano dalla voglia di dire la loro: un po' perché è facile trovare qualcosa da criticare, un po' perché, per un noto fenomeno psichico, dei tempi in cui comandavano ricordano la piacevole vertigine che dà il potere e non il fastidio delle critiche e l'umiliazione degli insuccessi.- Poi ci sono i commercianti, che tendono a considerare le strade come infrastrutture a loro esclusivo servizio.

C'è da capirli, perché il loro pane dipende anche da come la gente si muove in auto. Ma qualche volta non è facile capire quello che vogliono.Voterò disciplinatamente a favore di questo documento".

Maria Cecilia Stopponi (PRC): "chiedo una sospensione per dare ai gruppi di minoranza la possibilità di approfondire l'emendamento".

Carlo Tonelli: "è legittimo chiedere le sospensioni ma non parteciperò alla riunione".

Stefano Olimpieri (PdL): "le sospensioni non vanno mai negate. Anomalo però chiederle a inizio della discussione".

Angelo Ranchino (Orvieto Libera): "gli emendamenti si presentano nel momento in cui si inizia la trattazione, nessun problema sulla sospensione, ma non che serva come ulteriore dilazione sull'argomento".

Giuseppe Germani (PD): "una sospensione non strumentale perché abbiamo un emendamento di tre pagine".

Approvata all'unanimità la richiesta di sospensione, alla ripresa dei lavori.

Carlo Tonelli: "come è stato precisato l'atto è un insieme di norme non un piano. Molto interessante l'emendamento dell'Assessore Brogiotti che ringrazio per la sua presenza operativa. Un emendamento che soddisfa come pure i riferimenti al QSV che riconducono ad una progettualità complessiva e al futuro. Tante delle cose dette potevano essere fatte anche con una semplice ordinanza. Soprattutto, dunque, un aggiornamento del piano della mobilità, dei flussi turistici e delle tariffe agevolate con introduzione di alcune novità. Puntuale l'esposizione di Vinciotti. Quello che più conta è se c'è stata la partecipazione. La pedonalizzazione di piazza della Repubblica è una ipotesi che potrebbe valorizzare il contesto urbano. Condivisibile anche la pedonalizzazione spiccata di via Duomo e di corso Cavour fino alla zona del Teatro. Bene anche la previsione relativa al varco di piazza del Popolo e via Malabranca. Nutro una perplessità per la parte bassa di corso Cavour compresa tra piazza Cahen e il Teatro; a piazza Cahen sarebbe stato più funzionale lo spostamento del varco leggermente in avanti all'altezza della chiesa dei Servi, così che le auto avrebbero trovato subito il parcheggio di via Roma. Perplessità poi sugli altri centri abitati per il fatto che si evidenzi la carenza di personale della vigilanza. Un problema su cui occorre fare chiarezza, dopo è stato inserito nuovo personale. Così come non condivido la presenza del vigile come interfaccia dell'amministrazione comunale. Ma allora a cosa serve il consiglio di zona? Avrei gradito, infine, il superamento della sottocultura dei dissuasori in luogo dei meccanismi degli autovelox. Queste norme, insomma, hanno luci ed ombre".

Piergiorgio Pizzo (UdC): "il documento specifica cosa l'amministrazione comunale intende fare. L'atto poteva essere assunto come ordinanza del dirigente del settore vigilanza e subito attuato, la maggioranza, invece, ha scelto di condividerlo con i cittadini e la minoranza. Di fronte a questo, però c'è stato il fuoco di sbarramento. Dall'emendamento emerge che non è un piano complesso del traffico, ma un piano verso la mobilità sostenibile. Invito tutte le forze politiche a discutere sulla direzione verso la quale vogliamo portare la città. Nel web si parla di molte cose e di tanto ritorno al passato, o di cose già realizzate. Il trasporto su gomma va sicuramente ristrutturato. Quello che però possiamo rilevare è che la minoranza non ci da un input serio. L'auspicio è quello di andare verso una virtuosa mobilità dolce. Razionalizzare il carico / scarico merci. Come pure l'accesso alla città, i parcheggi che sono stati realizzati con i soldi pubblici, devono poi cominciare ad essere ammortizzati. Insomma c'è uno stimolo al dialogo per arrivare però a una sintesi. L'economia del territorio è devastante e per i prossimi anni dovremmo trarre beneficio dal turismo. Quindi il mio invito alla minoranza è di fare delle proposte. In questi giorni si è detto che l'UdC era spaccata. Abbiamo vedute diverse ma continueremo sempre a sostenere questa amministrazione".

Anna Rita Mortini (PD): "non nego lo stupore che in me suscita questo atto che, contrariamente a quello che la maggioranza sostiene, pone in discussione il piano del traffico e della sosta, sconvolgendo l'attuale che nasceva da un ragionamento ampio e articolato iniziato ben 30 anni fa all'interno dell'ampio Progetto Orvieto. Presentato al consiglio il 29 dicembre scorso, oggi ci viene riproposto sminuito da questo emendamento che rimanda tutto al piano per la mobilità sostenibile. Però la delibera è intitolata diversamente. Un altro esempio di come la maggioranza sta navigando a vista. Il Sindaco aveva detto che avrebbe presentato l'aggiornamento delle sue linee di indirizzo, ma ancora nulla. Intanto però, assistiamo a nuove dimissioni nell'Esecutivo. In tutto questo notiamo la mancanza di lungimiranza che contraddistingue l'agire della maggioranza impegnata solo a distruggere il passato e a lavorare solo sulle emergenze dando risposte frastagliate e ambigue per equilibrare la sua disgregazione. Anche il piano della mobilità è frutto di questo metodo. Si dice che il principio cardine del progetto è la mobilità sostenibile, poi però l'unico risultato vero è che Corso Cavour verrà appesantito dal traffico, aprendo spazi al traffico in zone dove la pedonabilità era ormai data per acquisita come nel 2° settore quello che va da piazza Cahen al teatro oggi chiuso per ben 17,5 ore che invece sarà riaperto alla percorribilità veicolare per ben 20 ore. Sfugge la comprensione dell'utilità di questo provvedimento. Di piazza del Popolo non si dice nulla, né di piazza Duomo. Ci sarà uno sconvolgimento della percorribilità di piazza della Repubblica che, comunque lo sarà in parte ingenerando non pochi interrogativi sulla sicurezza oltre che sulla fattibilità concreta. Per non parlare delle molte contraddizioni presenti a cominciare da quella sulla conservazione e valorizzazione del centro storico, per poi dire che la tessera 'day parking' è utile per facilitare l'utilizzo dei parcheggi per alcune categorie tra cui i turisti che intendono arrivare il più possibile al cuore della città con la propria auto. Infine, per elaborare questo piano non c'è stata la partecipazione e condivisione che si dice. Per il bene della città chiedo di ritirare questo atto".

Evasio Gialletti (PSI): "si dice che non è un piano della mobilità ma una delibera per l'adozione di provvedimenti. Se non è un piano vorrei sapere allora che cosa è. Infatti, o si fanno degli aggiustamenti con delle ordinanze o si affronta insieme il piano generale, anche nell'ottica del Quadro Strategico di Valorizzazione per il centro storico. Il piano del traffico c'è già. Rispetto alla una città sulla Rupe il cui progetto di mobilità è stato portato ad esempio da tutta Europa, questo provvedimento somiglia piuttosto ad un intervento sporadico che confonde. L'impressione è che si voglia incidere in profondità sbagliando. L'UdC ha precisato la sua posizione, ed io concordo. Viene detto che Orvieto va pedonalizzata, ma invece andiamo indietro aprendo mezzo corso Cavour. E poi, con chi sono stati fatti gli incontri partecipativi? A noi, tutte le associazioni hanno detto che questo piano è sbagliato negli interventi! Torno a chiedere di soprassedere facendo gli interventi più urgenti. Abbiamo un gioiello di città e per non fare entrare più auto, se c'era un briciolo di buona volontà, si poteva incidere veramente. Dei varchi non si sa più niente. Chi attualmente rileva le multe ed il controllo dei varchi con la relativa contabilizzazione? Su una cosa come questa alcuni interventi andavano rivisti nell'ambito di una revisione del piano del traffico che, condiviso anche con la minoranza poteva avere altre soluzioni. Siamo ancora in tempo per riflettere e noi saremmo disponibili a collaborare".

Carlo Sborra (PdL): "come tutte le cose che si fanno, nulla è perfetto. Ma buon senso e ragione faranno si che, se delle cose non saranno state fatte a dovere, saranno modificate. Una parte dei cittadini sono favorevoli, altri non lo sono. Ma succede spesso. Il passaggio su via Loggia dei Mercanti va testato. La lettura dei dati della ZTL era fatta a Terni, praticamente dai soliti soggetti 'amici degli amici', ora invece viene fatta dal Comune. Fra un po' di tempo se queste modifiche non funzioneranno, trovo giusto che vengano modificate nell'interesse degli residenti e delle attività commerciali. Il centro storico è già stato impoverito abbastanza, queste modifiche non credo influiranno molto sul suo ulteriore impoverimento".

Donatella Belcapo (PD): "negli anni '80 nacque un sistema di infrastrutture per la Mobilità Alternativa grazie alla lungimiranza di persone che progettarono soluzioni adeguate per contenere il problema del traffico nell'ottica del risanamento della Rupe dal degrado. Oggi tutto questo viene stravolto. Mi sembra si sognare e/o di essere in un incubo. Si parla di pedonalizzare piazza della Repubblica e va bene, ma non si parla della chiusura di piazza Duomo. Assistiamo ad un grande passo indietro rispetto al 'Progetto Orvieto' che, ricordo, venne condiviso da numerosi intellettuali. Davvero molto bello l'emendamento, peccato che l'atto che dobbiamo votare è l'opposto. Capisco che spesso l'Amministrazione lavora e vive alla giornata. Sognare e progettare però non costa nulla. Quindi fermiamoci e salvaguardiamo le poche cose buone che ci sono in questa città".

Oriano Ricci (Pd) "la mobilità alternativa ad Orvieto ha una storia. Ogni passaggio che comporta modifiche impone di guardare indietro. Comunisti e socialisti negli anni '80 produssero qualcosa di importante: un concorso di idee per risanare la funicolare e il conseguente progetto di M.A. che prevedeva anche la possibilità di non avere auto nel centro storico (ma pulmini elettrici). Il progetto venne finanziato dal Ministero delle Finanze ed ebbe contributi della CEE. Su una città come la nostra dove c'è un sistema di mobilità importante unico in Europa, non possiamo permetterci di fare una cosetta così tanto per fare, occorre uno studio. Chiediamo che Orvieto sia gestita in maniera diversa anche in funzione dei turisti per questo si deve predisporre un sistema che sia all'altezza. Temo che con gli incroci che sono stati individuati a fare soldi saranno solo i carrozzieri! Ragioniamo insieme coinvolgendo anche gli altri quartieri della città, per arrivare ad una soluzione comune. Il cittadino di Orvieto con questo piano è più penalizzato".Cons. Guido Turreni (PdL): "vorrei usare un approccio pratico al provvedimento, e cioè: se è utile e migliorativo. Le risposte che mi sono dato sono lineari: aumenta la pedonalizzazione dove è necessario e possibile; riduce gli accessi nella zona settore ; li amplia dove c'era esigenza di alcuni esercizi commerciali di lavorare meglio e di più in particolari periodi. Per alcuni di questi provvedimenti non serviva il passaggio in Consiglio. Ridicola e assurda anche la storia della partecipazione, infatti sono provvedimenti che poteva farli il dirigente. Quindi aria fritta e bassa politica. Da parte dell'amministrazione abbiamo voluto fare la partecipazione con i cittadini e le categorie che hanno fatto delle controproposte. La proposta politica della minoranza invece non porta nulla di concreto. Non riuscendo a proporre nulla di alternativo preferisce rispolverare il passato e a partecipare in un solo modo possibile: interdire ogni azione invitandoci a fermarci a riflettere. A mio giudizio chi sta in confusione è la minoranza a cui vorrei ricordare che con i debiti che ci sono sulla spesa corrente, diventa difficilissimo programmare! Prima il centrosinistra spendeva 28 milioni di euro incassandone 21! Cercherò di proporre la realizzazione dell'autostazione degli autobus che a piazza Cahen sta diventando molto pericolosa. In definitiva: fra immobilismo e riflessione questo atto è un buon compromesso!".Cons. Maria Cecilia Stopponi (PRC): "rispetto all'atto è stato detto che non è un piano ma una serie di interventi che potevano essere realizzati con atti dirigenziali. Questi interventi operò hanno la pretesa di ridisegnare la mobilità sul territorio del comune. Il male è che non è un piano, ma una serie di interventi spot che modificano l'attuale assetto in maniera fortemente negativa. Modificano il piano attuale nelle parti sostanziali, senza sostituirlo con un piano organico. Capisco che c'è bisogno di regolamentare la viabilità nel territorio, questo però non può essere avulso da un progetto di sviluppo del territorio stesso. In assenza di questo non sappiamo quale sarà il disegno generale. Sulla base di gruppi di pressione e singoli interessi di operatori si decide allora di aprire o chiudere il centro storico! Se questo è il senso dell'atto, come è stato in parte confermato, questo è proprio il male. Una amministrazione deve governare anche opinioni diverse, ragionando insieme con tutti i portatori di interesse. Siamo davvero convinti che aumentare e liberalizzare il traffico in alcuni punti aiuti lo sviluppo della città? In tutte le premesse del piano per la disciplina della mobilità e nell'emendamento presentato, si parla di una serie di obiettivi che vogliono essere realizzati. Si parla di riduzione traffico e di aumento della pedonalizzazione. Gli interventi proposti secondo noi ottengono però l'obiettivo opposto. Ci si basa su dati statistici del 2005 che non dicono quante volte una stessa macchina è passata in uno stesso punto. Manca la conoscenza della mobilità veicolare sul centro storico. Non serve sapere quanti utilizzano i mezzi pubblici, ma semmai il perché altri non li utilizzano! Perché costano troppo? Non sono efficienti? Non sono utili a raggiungere i punti della città? Sull'utilizzo del suolo pubblico non ho mai detto che si cedono pezzi di suolo pubblico a favore di chi è più ricco, ma ho detto che questo corrisponde ad una monetizzazione. Chi lo ha più vicino casa dovrebbe pagare di più. Continuiamo ad occupare tutto l'occupabile. E' questo il modo per liberare il centro storico dalle auto?".Cons. Adriana Bugnini (PD): "con questo piano non si riesce a capire che idea di città si abbia. Non è un piano perché non è approvato dal Ministero. L'Amministrazione, accortasi della carenza l'assessore presenta attraverso l'Assessore un emendamento che fa ricorso al Libro Bianco della commissione europea. Negli anni '80 vennero compiute scelte politiche e tecniche che si sono tradotte in cespisti per la città, cioè valore. Dire di voler svuotare le piazze per convogliare le auto nei parcheggi insilati, non funziona come pure neppure il riempimento dei parcheggi. Quali sono i vantaggi per i residenti? Dal progetto originario sappiamo che ultimate le 4^ fase del progetto della Mobilità Alternativa si sarebbe passati alla pedonalizzazione. Ci sono molti interrogativi aperti".

Angelo Ranchino (Orvieto Libera): "che la richiesta di rinvio fosse una cosa strumentale, mi viene confermato dal fatto che i consiglieri di minoranza tutti sono preparati, quindi la volontà era diversa da quella dichiarata per approfondire l'emendamento. Salvo poi accusare la Giunta di non fare. In realtà facciamo. Si dice che andiamo contro la programmazione esistente. Il piano, invece, va tutto nel senso della pedonalizzazione del centro storico. In piazza della Repubblica una delle piazze centrali della città, storicamente centro nevralgico della vita cittadina, ancorché abbrutita dalle fioriere, il traffico verrà spostato nella parte terminale con una ridestinazione di questa piazza che un tempo era l'Agorà. Quindi dovrebbe solo parlare di una riacquisizione storica. Poi c'è il contenimento del numero di permessi salvaguardando la possibilità che dentro la ZTL entrino meno persone. E ancora, la riduzione e restrizione delle fasce di orario nel 2° settore pedonalizzato con l'installazione di barriere mobili. Quanto ai grandi piani del passato, perché non dire che sono pure costati decine di milioni di euro? Alcuni provvedimento erano già contenuti nel piano del 2008, come ad esempio il pilone retrattile, che però è stato messo adesso da questa amministrazione. Il Pedibus è una esperienza efficace ma che, con le auto che invadono il centro storico, rischia di diventare inutile. Bus turistici, camper e caravan sono un problema evidente a tutti. Rispetto al pagamento delle tariffe, quella a 30 minuti non è una sciocchezza. Infatti, le tariffe devono essere tali da incentivare l'uso limitato a parte di un piano più ampio possono essere, fin da ora, migliorativi".

Leonardo Mariani (PD): "l'attenzione che abbiamo su questi temi è evidente. Il rinvio che chiedevamo era opportuno, lo dimostra il fatto che provvedimenti mirati potevano essere fatti con delle ordinanze, mentre un piano adeguato poteva essere fatto con il contributo di tutti, perché dovevano decidere i cittadini. Le cose principali su cui abbiamo delle divergente sono che: partiamo da piazza della Repubblica ma non da piazza Duomo, la quale è un punto sensibile da valorizzare. Perché allora è stata fatta questa scelta? Le tariffe dei 30 minuti non sono a pagamento, ma gratis per assicurare un servizio per chi ha bisogno di fruire dei servizi del centro storico. L'occasione della presentazione del progetto nell'ambito del QSV poteva essere una grande opportunità, ma i tecnici che hanno lavorato al QSV sono stati fatti allontanare nella prospettiva del rinvio di quel punto in discussione".

Stefano Olimpieri (PdL): "l'atteggiamento della minoranza è simile a quello dell'ex consigliere Conticelli di alcuni anni fa. Lui, correttamente, oltre a fare le pregiudiziali presentava anche gli emendamenti. Questa minoranza no! Non è stata capace di fare un emendamento per modificare una o più parti di questa proposta! La contrapposizione politica in Consiglio si fonda su tanto fumo! Nelle conferenze organizzate nei giorni scorsi, la minoranza si è avvalsa di soggetti, consulenze e progetti che avevano a che fare con il passato, senza confrontarsi con l'oggi! Vale la pena ricordare che i varchi elettronici costarono alla comunità orvietana 600 mila euro e, allora, non fu fatta nessuna partecipazione. Non ci scordiamo poi, che il Comune fu obbligato ad entrare nel capitale sociale del carrozzone del CMM di Terni per la gestione del sistema operativo del varchi della ZTL. E ancora, con i parcheggi blu gestiti per anni dalla SIS di Perugia, il Comune incassava pressoché nulla. Per anni l'ATC ha gestito il parcheggio di Foro Boario realizzato con investimenti del Comune, ma nel rapporto dare/avere al Comune non arrivavano nemmeno 20 mila euro/anno per gestione in toto quella struttura. Quando invece, nel 2011, il Comune ha preso la gestione diretta di questa struttura nel solo mese di agosto sono entrati 54 mila euro. Questo per dire che, certe questioni vanno ben al di là dei provvedimenti che stasera discutiamo. Ricordiamo anche le 12 stanze dei primi anni '90, che oggi togliamo per andare incontro alle esigenze dei cittadini. Ecco, di fronte a queste cose dobbiamo aprire un confronto chiaro. La partecipazione a norma di Statuto è stata fatta. Ranchino ha spiegato correttamente i vantaggi per i cittadini. I commercianti sono un pezzo importante della città. Andare incontro a certe situazioni è elemento di attenzione da parte dell'amministrazione. Avere delle piccole facilitazione avvantaggia la comunità. Ringrazio il tenente colonnello Vinciotti per l'esposizione impeccabile e mi complimento con il sindaco, l'assessore Brugiotti e l'amico Zazzaretta che, nel primo periodo, ha curato la materia che approviamo".

Giuseppe Germani (PD): "da un lato la maggioranza ci accusa che non studiamo, dall'altro che siamo una minoranza senza idee e proposte. Il piano che la maggioranza vota si sostanzia con un emendamento di tre pagine presentato, in corner, dall'assessore Brugiotti, forse perché l'Amministrazione si sta accorgendo che con questo provvedimento andrà ad incidere fortemente sul piano del traffico vigente. L'obiettivo del parcheggi insilati era certamente quello di utilizzarli, infatti, il progetto che ci eravamo dati era quello di pedonalizzare il pianoro. Quello che oggi però la maggioranza porta avanti, sfugge alla comprensione di quale sia la tendenza complessiva. E' per questo che abbiamo chiesto il rinvio e poi fatto la partecipazione con soggetti che sono anche simpatizzanti dell'amministrazione Concina. Riaprire il traffico fino al Teatro ci riporta indietro di alcuni anni, quando Orvieto era divisa nel salotto buono e in quello non buono. Facendo delle considerazioni con il resto della città abbiamo provato ad far accettare altre soluzioni. Da parte nostra continueremo ad incalzare l'amministrazione comunale. Rispetto ad alcuni provvedimenti contenuti nell'atto siamo d'accordo, ma le tendenza generale del provvedimento è un ritorno al passato. Oggi il sindaco ci ha detto di un ennesimo ricorso sulla Complanare. Io dico: facciamola partire! Se la società autostrade non risponde per qualche motivo, facciamo un consiglio aperto fuori del casello! Andiamo insieme alla regione, alla provincia su problemi specifici!".

Presidente Marco Frizza: "non sono un dogma il fatto che ci sono 20 anni di studi nell'approcciarsi alla modifica del piano del traffico. Di fronte alle esigenze dei cittadini occorre procedere. Se c'è un varco che può salvaguardare quartieri come San Giovenale o via Postierla rispetto a dove oggi è collocato, è giusto farlo. Oggi andiamo a mettere un ordine e qualora i provvedimenti si rivelassero problematici non ci saranno riserve a modificarli. Ampia disponibilità quindi ad ogni eventuale modifica che si dovesse prospettare. Anche in questo caso nessun dogma. Nell'anno 2011 i varchi hanno registrato 4781 infrazioni. I dati di riferimento e di rilevazione sono gli stessi di quelli su cui si è basato il precedente dirigente della vigilanza".

Replica dell'Assessore Brugiotti: "piazza Duomo è prevista nel regolamento in vigore dal 2002 come zona pedonale e di silenzio, mi sono sempre chiesto perché questa disposizione non sia stata mai attuata. Desidero stemperare i toni e con la dovuta gradualizzazione, l'intento dell'Amministrazione è quello di fare di Orvieto una zona pedonalizzata. Questo è il progetto di massima. A cui devono seguire i provvedimenti attuativi, ma va chiarito che tutto è migliorabile e perfettibile. Stasera approviamo una ipotesi di lavoro perché non si può perdere più tempo. Questa è l'occasione per creare una collaborazione fattiva che produca effetti e miglioramenti per la città. Lavorando insieme si può fare un discorso sano. Ripeto guardiamo alla gradualizzazione".

Stopponi per dichiarazione di voto: "faremo la nostra attività politica e di sensibilizzazione della cittadinanza. Anche l'affermazione dell'Assessore è sintomatica del come si procede a spot. Penso che questo non sia il modo corretto su cui procedere, soprattutto in assenza di dati. Forse anche gli strumenti del passato non andavano bene. Se dal 2002 piazza Duomo era individuata come zona pedonale e di silenzio, perché allora riapriamo il varco? Non mi sembra che questo provvedimento vada verso la caratterizzazione di zona silenziosa. Non mi sembra opportuno all'inizio di corso Cavour mettere i pannelli, quando gli automobilisti delle macchine che entrano, devono guardare dove andare. Certe questioni devono marciare insieme, non separatamente le une dalle altre. Certo è importante ridurre i permessi e le fasce orarie per carico/scarico, ma le cose condivisibili contenute nel piano, non vanno nella direzione dichiara. Voto contro".

Pubblicato il: 01/02/2012

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