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Per il PdL Il Carmine ora è di tutti

Nota del partito di Olimpieri titolata "Tutti uguali davanti alla gestione degli spazi pubblici".  "Aver aperto il Carmine alla città, ed a tutte le strutture che ne vorranno fare richiesta, è un fatto di grande democrazia"

Ricaviamo dal PdL di Orvieto e pubblichiamo

Lo spazio dell'ex chiesa del Carmine torna nella piena e totale disponibilità della comunità orvietana e potrà essere luogo dove fare attività culturali per tutti coloro che ne faranno richiesta. Se è assolutamente inconfutabile che il Teatro del Carmine è stato gestito negli anni passati con grande professionalità ed è stato un luogo in cui si sono svolte iniziative culturali di buon livello, è altrettanto vero che lo stesso spazio veniva gestito in maniera assolutamente monopolistica, tanto che era pressoché impossibile poterne usufruire per tutte quelle realtà che erano estranee a quel tipo di sistema(a meno che non si pagassero centinaia di euro al concessionario). Tra l'altro, i consistenti finanziamenti pubblici che nel corso degli anni passati venivano erogati dal Comune in favore del soggetto gestore del Carmine creavano, di fatto, una vera e propria disparità con tutte le altre strutture private che ponevano in essere attività similari a quelle del Collettivo Teatro Animazione. Aver aperto il Carmine alla città, ed a tutte le strutture che ne vorranno fare richiesta, è un fatto di grande democrazia e dimostra come ad Orvieto si stiaaffermando la logica del "TUTTI UGUALI". In buona sostanza, si sta buttando al macero quel modo di fare che, attraverso l'uso strumentale della cultura, ha cloroformizzato,  ingessato ed in alcuni casi fatto chiudere una  buona parte delle realtà vive della città. Il Carmine è l'esempio solare di come sia terminata la produzione a senso unico della cultura in uno spazio pubblico e di come ne sia cessata la sua gestione monopolistica; il nuovo corso del Carmine è anche l'esempio di come sia terminata, una volta per tutte, la logica dei finanziamenti pubblici erogati solo per compiacere sempre le solite realtà. Aver rimesso il Carmine nella piena disponibilità di tutte le strutture culturali della città è un segnale di grande rinnovamento ed è un passo importante per dare a tutti le stesse opportunità agli stessi costi. Solo in questo modo si superano le diseguaglianze e si rimette in moto una "tensione" culturale in città.

 

Pubblicato il: 30/01/2012

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