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Da chi siamo governati?

Nota del PD sulle dimissioni di Zazzaretta.  "Pezzo per pezzo, l'amministrazione viene smantellata dai suoi stessi sostenitori di una volta"

Riceviamo dal Partito Democratico di Orvieto di Orvieto e pubblichiamo

Neppure il tempo per la decantazione delle fiere parole, pochi giorni fa, del gruppo della maggioranza di centro destra ("la convinta volontà di sostenere il Sindaco e la sua Giunta", e "l'appello a tutte le forze politiche di agire per il bene di tutta la comunità orvietana", con accuse di ostruzionismo da parte dell'opposizione)  - ed ecco che il variegato puzzle del Sindaco Concina perde un altro pezzo.

Come nei "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie. Uno alla volta. Cadrà anche l'ultimo?

Si dimette, per motivi esclusivamente "di natura personali e di impegni professionali", denunciando anche una certa stanchezza, l'assessore Felice Zazzaretta.

E siamo a meno cinque rispetto all'originaria composizione della giunta. Da quella, partita con tanti buoni intenti dell'estate 2009, sono rimasti il vice sindaco Roberta Tardani e l'assessore al bilancio Maurizio Romiti, famoso per essere uno che "c'è ma non si vede".

Da chi siamo governati?

Con l'uscita di quelli che si sono dimessi dall'amministrazione della città, chi prima chi poi, chi in disaccordo conclamato, chi per stanchezza (in ordine Calcagni, Barberani, Sciarra, Rosmini, Zazzaretta), hanno dato forfait le persone più votate nelle loro rispettive liste, soprattutto di Orvieto Libera, che ora si trova con il solo consigliere Angelo Ranchino a tenere accesa la fiamma.

Da chi siamo governati?

Da un Sindaco con, come entourage, tre assessori "tecnici" a part-time, scelti fuori Orvieto, un vice sindaco con sulle spalle una quantità di deleghe da far tremare i polsi, un assessore alla cultura trovato sei mesi fa. E dal gruppo della maggioranza tra i cui componenti ci sono molti che, nelle ultime elezioni, non hanno ottenuto il consenso di neppure cento elettori.

Da chi siamo governati?

Quando il Partito democratico di Orvieto denuncia l'inconsistenza dell'operato dell'attuale amministrazione, non lo fa per partito preso. Lo fa perché è palese la mancanza del governo della città. Non esiste un piano strategico ("è in corso di presentazione", ha detto il Sindaco mercoledì mattina; speriamo davvero di vederlo presto!); non uno dei punti del programma elettorale è stato portato a compimento; il deficit della città è in costante aumento.

Ciò che doveva essere una gestione dinamica della città, basata sul "rinnovamento e metodo" si è rivelata una conduzione incompetente, personalistica, improvvisata. Non è servito neppure l'aiuto dei "responsabili" - dei tre consiglieri eletti nel centro sinistra e successivamente convertitisi al "rinnovamento". Anzi. Pezzo per pezzo, l'amministrazione viene smantellata dai suoi stessi sostenitori di una volta.  

In questo modo raffazzonato, in tre anni si può distruggere una città. E' quello che è successo ad Orvieto. A chi verrà dopo, l'arduo compito di ricomporre le macerie.

 

 

   

Pubblicato il: 26/01/2012

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