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Trappolino & Galanello. Il Comune di Orvieto è senza iniziativa

Per i dirigenti del Pd sarebbe auspicabile un confronto su quanto c'è da fare "anche perché la Regione non è un bancomat" a cui attingere secondo necessità contingenti. "Quello che manca è la progettualità, la chiarezza d'intenti e la disponibilità al confronto programmatico". Sul tribunale per Trappolino "E' irresponsabile dare per scontata la chiusura e mettersi al servizio di Viterbo"

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ORVIETO - Non è il Pd a fare ostruzionismo è Comune di Orvieto a scarseggiare completamente d'iniziativa. L'onorevole Carlo Emanuele Trapolino e il consigliere regionale Fausto Galanello hanno voluto rispondere con una conferenza stampa alle accuse del Pdl prima e dell'intera maggioranza poi di boicottare l'azione amministrativa tramite il feeling politico con la Regione. Il casus belli, come noto, è l'acquisto dell'ex ospedale, che il Pd vorrebbe vincolare ad una finalità pubblica e che, in ogni caso, non è d'accordo a trasformare in grande albergo. "La Regione non è matrigna - ha sostenuto Galanello - i soldi nell'Orvietano arrivano e lo dimostrano i consistenti fondi stanziati per il maltempo, per la Rupe, per le infrastrutture. Quello che manca è la progettualità, la chiarezza d'intenti e la disponibilità al confronto programmatico. Confronto che sarebbe auspicabile anche perché la Regione non è un bancomat". Il Pd si è detto sconcertano per le "fughe ideologiche verso altri territori", come la Tuscia, Roma. Trappolino a questo proposito ha voluto ricordare a Concina che Orvieto è in Umbria. Lo ha fatto rispetto alla delicata questione del tribunale. "E' irresponsabile - ha detto l'onorevole - dare per scontata la chiusura e mettersi al servizio di Viterbo per permettergli di staccarsi da Roma, bisogna semmai lavorare per un nuovo bacino tra Orvietano, Trasimeno, Amerino ed un pezzo di Lazio". Palazzo della Salute, infrastrutture, patrimonio, crisi a più livelli, sono gli altri temi sui quali il Pd denuncia inerzia e indifferenza. "Gravi", secondo Trappolino, sarebbero in tutto questo i tentativi di scaricare sulla dirigenza dell'ente il fermo che si registra pressoché in ogni settore di un'azione di governo "concentrata esclusivamente sulle questioni amministrative".

Pubblicato il: 25/01/2012

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