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Amministrazione sulla farmacia. 'Le ragioni del Comune e le vere ragioni delle tre farmaciste ricorrenti'

L'Amministrazione comunale replica alle dichiarazioni delle dipendenti della Farmacia

'Amministrazione Comunale replica alle dichiarazioni delle dipendenti della Farmacia: "Le ragioni del Comune e le 'vere ragioni' delle tre Farmaciste ricorrenti. Per rispetto della verità e per non contribuire a creare falsi miti di persecuzioni mai immaginate né tanto meno perpetrate".

A commento delle dichiarazioni delle dipendenti della farmacia comunale in merito al contenzioso dinanzi al TAR dell'Umbria relativo alla vendita della stessa farmacia, l'Amministrazione comunale replica così:

"La farmacia ha una finalità pubblica sia essa comunale o privata, per questo si è passati alla vendita con decisione che spetta al Consiglio Comunale e non è appannaggio di chi ci lavora.

Dal punto di vista giuridico l'Amministrazione Comunale ha adottato atti pienamente legittimi e conformi alla normativa vigente e allo statuto dell'Azienda speciale. Dimostrazione di questo è l'ordinanza di fine anno che le ricorrenti utilizzano a riprova della fondatezza delle loro ragioni. 
In realtà i contenuti del provvedimento dimostrano esattamente il contrario, consentendo al Comune di rogitare laddove, in considerazione della rilevanza economica della transazione (più di 3 milioni di euro), i giudici potevano tranquillamente impedire la stipula fino alla sentenza di merito.

Le farmaciste stanno cercando di proporsi come paladine degli interessi della Città. Nella realtà stanno solo cercando di tutelare in ogni modo il loro privato interesse a mantenere non semplicemente il posto di lavoro (interesse pienamente garantito dal bando d'asta) ma la posizione di dipendenti pubbliche. Dimostrazione ne è il fatto che il tentativo di mediazione, proposto dal Comune, è naufragato sulla loro richiesta di essere inserite nell'organico del Comune di Orvieto (dove si accede con pubblico concorso e non a chiamata diretta, modalità con la quale sono state a suo tempo assunte alcune lavoratrici della Farmacia).

Ulteriore precisazione va fatta in maniera non ipocrita, e riguarda il rimprovero esplicito che le tre dipendenti, per bocca della loro portavoce, hanno fatto al Comune per non aver consentito direttamente a loro l'acquisto 'privilegiato' della Farmacia (possibilità comunque pienamente garantita dal bando di gara, che attribuiva loro il diritto di prelazione, che però hanno deciso di non esercitare). Rimprovero all'Amministrazione ribadito anche nell'ultima riunione plenaria, dove si è tentata da parte del Comune ogni strada per una soluzione soddisfacente per tutti.

Dal punto di vista economico/finanziario: i risultati non remunerativi della farmacia sono ben evidenti nei bilanci, ci sono perdite pregresse per circa 192.000 euro a carico delle casse comunali e a fronte dei ricavi per circa 4.800.000 euro, nel triennio 2008/2010 l'utile per le casse del Comune è stato solo di circa 60.000,00 euro. Nello stesso triennio, i costi del personale ammontano a 'solo' 220.000 euro annui per 6 dipendenti.

Tutto questo per amore della verità e per non contribuire a creare falsi miti di persecuzioni mai immaginate né tanto meno perpetrate dall'Amministrazione".

Pubblicato il: 17/01/2012

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