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Le Comunità montane chiudono. Che fine fanno i lavoratori?

Domani, martedì 17 alle ore 10 presso la UIL di Terni, si tiene un'assemblea per tutti i lavoratori con contratto pubblico delle Comunità Montane ONAT

Con l'approvazione della Legge  Regionale Umbria n.18 del 23 dicembre scorso prende il via la riforma del sistema amministrativo regionale e delle automie locali. Essa prevede anche la soppressione delle attuali 5 Comunità Montante e il passaggio delle competenze alle costituende Unioni dei Comuni e alla prevista Agenzia regionale della forestazione.

La Regione sta già  nominando i Commissari liquidatori delle Comunità Montane e si pone dunque il problema del trasferimento anche dei circa 1.000 lavoratori che attualmente sono, a diverso titolo, al servizio delle stesse.

Di questi sui 700 hanno un contratto di lavoro di natura privatistica mentre 300 sono dipendenti pubblici ed applicano il Contratto nazionale del comparto della autonomie locali.  "come tutti i processi di cambiamento - sottolinea Gino Venturi segr. UILFPL di Terni - è normale che tra i lavoratori via sia preoccupazione per una collocazione futura ancora non ben delineata. La UIL tuttavia vuole che i lavoratori non subiscano passivamente la riforma ma ne siano consapevoli protagonisti"

Per questo domani, martedì 17 alle ore 10 presso la UIL di Terni, si tiene un'assemblea per tutti i lavoratori con contratto pubblico delle Comunità Montane ONAT (Guardea-Orvieto-San Venanzo) e Valnerina (zona del ternano) a cui presenzierà il segretario generale UILFPL Umbria Marco Cotone e il segr. organizzativo Francesco Ciurnella che ha direttamente trattato con la Regione le implicazioni sul personale dei processi di riforma.

Pubblicato il: 16/01/2012

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