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Case di riposo. Per Galanello si rischia il declassamento dei servizi alla persona

Intervento del consigliere regionale sul contenzioso tra Asl e case di riposo. In un contesto di aumento dei bisogni e riduzione delle risorse - conclude Galanello - atteggiamenti di preconcetta rigidità burocratica appaiono quantomai negativi ed incomprensibili"

 
"La Regione Umbria deve, con un proprio atto normativo, sciogliere nel merito le ragioni del contenzioso tra l'Asl 4
e le case di riposo attive sul territorio provinciale di Terni: a rischio non solo posti di lavoro qualificati, ma la stessa qualità dei servizi alla persona in uno dei suoi aspetti più delicati e sentiti". Così Fausto Galanello (PD) che esprime "forte preoccupazione per la mancata soluzione stragiudiziale del ricorso avviato da 14 residenze protette per anziani non autosufficienti del ternano nei confronti dell'Asl per la mancata copertura
effettiva dei posti letti autorizzati".

Per Galanello, autore di una prima interrogazione sull'argomento depositata nel settembre dello scorso anno, "è, a questo punto, auspicabile un intervento, normativo o interpretativo, della stessa Regione che chiarisca definitivamente il quadro di regole che devono caratterizzare i rapporti tra Asl 4 e case di riposo per quel che concerne il personale e la copertura dei posti letto nelle strutture".

"Obiettivi comuni - sottolinea il consigliere regionale Pd - non possono che essere la qualità dell'assistenza, la sostenibilità gestionale e la chiarezza normativa; tenendo presente la necessità di accompagnare la crescita della popolazione anziana e non più autosufficiente con un programma di ampliamento delle autorizzazioni complessive. In un contesto di aumento dei bisogni e riduzione delle risorse - conclude Galanello - atteggiamenti di preconcetta rigidità burocratica appaiono quantomai negativi ed incomprensibili".

Pubblicato il: 13/01/2012

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