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Lettera del sindaco, durissima l'opposizione

Per Giuseppe Germani "Non hanno concluso una sola delle operazioni messe in cantiere. Non hanno presentato un progetto, né di organizzazione delle realtà esistenti (non c'è stata una governance) né di sviluppo economico". "La vicenda della farmacia comunale - osserva Germani - è solo la punta dell'iceberg. È comunque il risultato, scontato, di due anni di amministrazione "contro"...

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ORVIETO - "Right or wrong, my Country. Giusto o sbagliato, è il mio Paese!". Così il sindaco Toni Concina commenta la notizia dello slittamento dei tempi della trattazione del ricorso sulla vendita della Farmacia comunale da parte del Tar.E aggiunge:

"Ma posso essere contento di un ulteriore slittamento della causa al 6 giugno? Posso essere contento quando le tre dipendenti ricorrenti (legittimamente, per carità), anche se perfettamente tutelate nelle loro posizioni lavorative, ricorrano ad ogni consentito strumento di opposizione all'alienazione della Farmacia Comunale, pur consapevoli che questo percorso sarà nefasto per l'intera cittadinanza e quindi anche per loro? E via discorrendo...

Non posso essere contento. Ma è il mio Paese. E' la mia città, che ho l'onore di amministrare. E quindi, insieme ai miei colleghi di giunta e di consiglio, raddoppiamo gli sforzi e l'impegno per questa città, in modo trasparente e (chiedo scusa per la volgarità) perfino non remunerato, anche con forti sacrifici personali per qualcuno, pur di dare segnali di serietà e di consapevolezza delle difficoltà del momento.

E nell'attesa delle decisioni del Tar, l'amministrazione valuterà ogni possibile iniziativa a tutela dell'interesse pubblico". 

Duro il commento dell'opposizione. Giuseppe Germani, capogruppo del Pd, raggiunto telefonicamente nella giornata di ieri si dice "seriamente preoccupato per il futuro della città". "La vicenda della farmacia comunale - osserva Germani - è solo la punta dell'iceberg. È comunque il risultato, scontato, di due anni di amministrazione "contro". Contro la storia , contro la cultura , contro la vocazione di questa città (una città a vocazione turistica che risulta ultima tra le città dell'Umbria per presenze e addirittura in controtendenza rispetto alle altre città: tutti crescono noi siamo in piena recessione).

Amministrazione "contro" la volontà del corpo elettorale, paradossalmente soprattutto di coloro che li hanno votati. Non hanno concluso una sola delle operazioni messe in cantiere. Non hanno presentato un progetto, né di organizzazione delle realtà esistenti (non c'è stata una governance) né di sviluppo economico. Non è un caso che abbiano perso in appena due anni 4 dei loro assessori, tutti orvietani e tra coloro che maggiormente hanno contribuito all'elezione del sindaco.

La vicenda della farmacia è solo l'epilogo del fallimento di questa amministrazione, e ora paradossalmente il sindaco cerca di scaricare sulle dipendenti le responsabilità che sono invece solamente sue e della sua maggioranza, per la situazione drammatica che si è venuta a creare

Pubblicato il: 13/01/2012

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