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Orvieto libera dà l'ultimatum a Concina

Lo fa con documento che contiene programmi e tempistiche e che oggi sarà al centro di una seduta fiume della maggioranza. E' tempo della verifica. Tutte le idee che OL metterà sul tavolo

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ORVIETO - Dal personale allo sviluppo, passando per la mobilità, il patrimonio, il palazzio dei Congressi e il Csco. Orvieto libera, dopo le dimissioni del vicesindaco Rosmini - motivate da personalismi e sconfinamenti di ruolo, ma anche da un'eccessiva continuità dell'azione amministrativa con il passato, in aperta contraddizione col programma elettorale - dà l'ultimatum a Concina. Lo fa con documento che contiene programmi e tempistiche e che oggi sarà al centro di una seduta fiume della maggioranza. E' tempo della verifica. A partire dal Personale, settore per il quale Ol chiede riduzione dell'organico, responsabilizzazione ulteriore dei dirigenti e la creazione di un superdirigente con funzioni di controllo dell'operato amministrativo.Sul Patrimonio l'associazione di Ranchino sollecita la definizione di una soluzione per la ex Piave, sottolineando come su questo tema non si possa continuare ad andare avanti solo con le alienazioni, ma che si debba iniziare a parlare anche di valorizzazioni. E veniamo a uno dei cavali di battaglia di Ol, la ristrutturazione del Csco. La proposta è quella di creare una struttura più snella, con l'ingresso di soci privati e la collocazione all'interno del palazzo della Ceramica. In tema di sviluppo, Ol propone tariffe agevolate su Ici, Imu e rifiuti solidi urbani per attrarre nuovi insediamenti. Un piano che andrebbe di pari passo con la revisione della posizione del Comune nel Crescendo e la creazione di un ufficio addetto alla promozione del territorio. Tra le priorità di Ol in tema di viabilità c'è il casello nord e la Strada degli Etruschi (non si parla di secondo stralcio della complanare). Ranchino pensa anche a strisce blu nelle zone commerciali fuori dal centro storico, alla gestione diretta della funicolare e una mobilità alternativa efficiente e gratuita per raggiungere il centro. Ma torna in auge anche l'idea dell'ex vescovo Scanavino, affinché prima del 750esimo anniversario del miracolo di Bolsena si arrivi alla consacrazione della Cattedrale a sede di Centro Eucaristico. E ancora il palazzo dei Sette da liberare di ogni attività per diventare "salotto" degli orvietani nonché sede della Fondazione del centro culturale della Tuscia e ufficio di promozione turistica e territoriale. Il palazzo dei congressi? Da lanciare finalmente tramite l'affidamento della gestione ad un operatore specializzato che garantisca un'utilizzazione continuativa della struttura durante tutto l'anno. Orvieto libera pensa anche all'ampliamento del carcere dall'attuale capienza di 100 persone a 400/500 persone con relativo trasferimento fuori dal centro storico. Ma nel documento in discussione c'è anche l'attivazione degli "asili domestici" in tema di servizi sociali o la revisione del regolamento per l'intrattenimento e la rifunzionalizzazione dell'Albornoz tra le politiche giovanili e altro ancora.

Pubblicato il: 13/01/2012

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